Nunzio Luciano è stato eletto sabato mattina al primo scrutinio e a larghissima maggioranza dal Comitato dei Delegati e vanta una lunga esperienza all’interno della Cassa forense essendo già stato vicepresidente vicario dell’Ente nell’ultimo biennio.
“Sarò il Presidente di tutti gli avvocati – ha detto Luciano nella sua prima dichiarazione ufficiale – credo che la Cassa debba essere un modello e un esempio, il collante di un’Avvocatura che spesso in passato è apparsa divisa ma che in futuro non dovrà più esserlo”.
Nel corso della mattinata sono stati eletti anche i nuovi 5 componenti del Consiglio di Amministrazione della Cassa in sostituzione degli uscenti Beniamino Palamone (Foro di Potenza), Dario Lolli (Foro di Brindisi), Giulio Nevi (Foro di Latina), Vittorio Minervini (Foro di Brescia) e lo stesso Nunzio Luciano.
Sono entrati Nicolino Zaffina (Foro di Lamezia Terme), Franco Smania (Foro di Padova), Immacolata Troianiello (Foro di Napoli), Giulio Pignatiello (Foro di Foggia) e Roberto Uzzau (Foro di Sassari).
Al neo presidente sono andate le congratulazioni dell’Associazione italiana dei giovani avvocati. “All’amico Nunzio Luciano vanno le congratulazioni di tutta l’Associazione per il consenso ottenuto e il lavoro svolto che lo ha portato a questo importante e gravoso ruolo – ha commentato la presidente nazionale di AIGA Nicoletta Giorgi – È tempo che Cassa Forense si faccia garante dei diritti dei propri iscritti e consenta alle nuove generazioni un percorso previdenziale che offra maggiori tutele per i giovani, anche in considerazione del particolare periodo di crisi che sta coinvolgendo l’economia del paese e la nostra categoria professionale in particolare. AIGA sollecita la previsione di condizioni agevolate, maggiore possibilità di rateizzazione e un temperamento del sistema sanzionatorio per tutti gli iscritti”.
Gli scenari previdenziali futuri infatti sono resi ancor più incerti dal forte, inevitabile impatto che avrà sul sistema l’ingresso di circa 56.000 nuovi iscritti, percettori di bassi redditi, a seguito dell’iscrizione obbligatoria all’Ente di tutti gli iscritti agli Albi Forensi, sancita dall’art. 21, comma 8 della legge 247/2012 (riforma dell’Ordinamento professionale forense). E’ necessario conciliare le esigenze di mantenimento della sostenibilità dell’Ente nel lungo periodo, faticosamente raggiunta, la parità di trattamento tra gli iscritti e la ragionevolezza nelle richieste contributive nei confronti delle fasce più deboli dell’Avvocatura.
“Al neo Presidente – ha continuato il presidente Aiga – chiediamo che il Comitato dei Delegati proceda subito all’analisi e all’approvazione del Regolamento di Attuazione dell’art. 21, commi 8 e 9, L. 247/2012. Le agevolazioni per i percettori di redditi al di sotto dei parametri devono valere per tutti i 56000 colleghi attualmente iscritti all’albo ma non alla Cassa e non solo per gli infra trentacinquenni sotto reddito, come attualmente prevede la bozza di regolamento solo parzialmente approvata. La corretta e responsabile previsione dell’obbligatoria iscrizione alla Cassa non può essere resa insostenibile da una contribuzione che di fatto opererebbe una selezione basata sul reddito. Dovrà inoltre essere tenuto conto delle dinamiche elettorali intercorse nel 2013 con particolare attenzione alle conseguenze delle scelte operative prese”.
Auguri di buon lavoro sono arrivati anche dell’Associazione nazionale forense:
“Cassa Forense – ha dichiarato il segretario generale dell’Anf, Ester Perifano – oggi quanto mai sotto osservazione , si appresta ad affrontare sfide impegnative che non possiamo negarlo preoccupano gli avvocati, non solo quelli già iscritti ma anche quelli che, a seguito dell’approvazione della riforma forense, dovranno a breve formalizzare la propria iscrizione. Siamo certi che il neo presidente di Cassa Forense Nunzio Luciano, in virtù della sua esperienza e capacità, saprà traghettare l’Ente previdenziale forense attraverso questa fase con attenzione e mano sicura, contemperando l’esigenza dell’equilibrio cinquantennale dell’ente con un adeguato mantenimento del welfare per la classe forense.”
La Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense: numeri e trend
La popolazione degli iscritti alla Cassa al 31/12/2012, ha superato le 170.000 unità e quella degli iscritti agli Albi le 226.000 unità. Il decremento del reddito medio negli ultimi 4 anni è stato di circa l’8% in termini nominali e del 17% in termini reali, con punte del 17,2% in Campania (in termini reali 27,1%), del 10,1% in Abruzzo e Molise (in termini reali 19,4%). In termini assoluti il reddito medio degli avvocati (dichiarazione 2012) si attesta ora a € 47.561 a fronte degli € 51.314 del 2007, ultimo anno di crescita del dato. Agli effetti della crisi economica vanno aggiunte la particolari caratteristiche demografiche della popolazione degli iscritti alla Cassa costituito per circa il 54% da infraquarantacinquenni e distribuita in modo non uniforme sul territorio nazionale. Basti pensare che il rapporto “numero avvocati ogni mille abitanti” vede punte del 6,8% per la Calabria, 5,6% per il Lazio e 5,5% per Campania e Puglia a fronte del 2,1% per il Piemonte, 2,3% per il Veneto e 2,9% per la Lombardia, senza tener conto delle regioni più piccole con rapporti ancora più bassi (Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia).