ROMA. Sabato 18 maggio a Roma in Piazza Giovanni XXIII, lato Castel Sant’Angelo, dalle 17 alle 18 si terrà un flashmob “La notte dei Professionisti” contro la decisione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali di fare ricorso al volontariato al posto di professionisti nell’apertura gratuita di 257 luoghi della cultura per l’evento La notte dei Musei, in programma per l’appunto domani. Aderiscono all’iniziativa Assotecnici, Confederazione Italiana Archeologi e professionearcheologo.it. Gli organizzatori fanno sapere che chi non potrà esserci fisicamente può inviare la propria foto e postarla su Facebook o su twitter usando come hashtag: #no18maggio #generazionepro #VolontariAChi #nottedeiprofessionisti. Sono in molti ad aver già aderito all’iniziativa. A preoccupare la Confederazione Italiana Archeologi sono state anche, e soprattutto, le dichiarazioni dell’On. Borletti Buitoni, sottosegretario al Mibac, rilasciate in risposta alla preoccupazione espressa da associazioni professionali e forze politiche. “Ci saremmo aspettati –commenta Alessandro Pintucci, presidente della CIA – la classica promessa di impegnarsi a trovare fondi per risolvere i problemi del Ministero, invece l’On. Borletti Buitoni, ritiene normale e accettabile che in questa fase la situazione del Mibac si affronti non investendo nella qualità e nell’occupazione ma utilizzando personale volontario, di cui nessuno ha valutato la preparazione né le capacità e che spesso rappresenta lo scalino più basso del precariato nel nostro mondo”. Invece di trasformare le associazioni di volontariato in una specie di agenzie di collocamento ad maiora secondo Pintucci servirebbero nuove assunzioni e investimenti in grado di portare lavoro e qualità nel Ministero, svecchiando e rimpinguando il personale. “Non è ammissibile approfittare della crisi economica per far entrare le associazioni di volontariato, che usufruiscono anche di notevoli sovvenzioni pubbliche, nella gestione dei Beni Culturali dello Stato”. Dello stesso parere l’On. Matteo Orfini per il quale “tutelare, rendere fruibile e valorizzare il nostro patrimonio e’ un lavoro delicato per il quale occorre professionalita’. Il volontariato e’ importantissimo, ma non puo’ sostituire il lavoro qualificato. A nessuno verrebbe mai in mente di supplire ai tagli alla sanita’ facendo gestire gli ospedali dai volontari. Non si capisce perche’ i professionisti dei beni culturali debbano essere cosi’ umiliati proprio da chi dovrebbe averne a cuore la valorizzazione”. A questo punto, associazioni professionali e forze politiche ritengono indispensabile l’intervento del Minitro Bray affinchè chiarisca definitivamente la questione.