Nasce l’Associazione nazionale avvocati italiani (A.N.A.I.) che raccoglie il disagio di professionisti giovani e meno giovani con più di cento sedi in tutta Italia.
A presiedere la nuova associazione è Maurizio De Tilla, i vice presidenti sono Mario Coluzzi, Claudio Acampora, Stefano Nardini e Michele Riggi; segretario nazionale Domenico Monterisi, vicesegretario nazionale Carlo Maria Palmiero e il tesoriere Maria Andretta.
“L’Associazione nasce per tutelare i valori morali e civili della professione forense – ha dichiarato il presidente De Tilla – per difendere l’indipendenza, l’autonomia ma soprattutto la dignità e il decoro dell’avvocato e della sua attività, duramente messe alla prova con gli ultimi provvedimenti legislativi.
Lotteremo contro ogni visione mercantilistica della professione forense e contro le ingerenze dei poteri forti. La campagna mediatica scatenata contro gli avvocati ha fatto parlare a sproposito di casta ma i numeri parlano chiaro: i dati pubblicati dalla cassa forense dicono che la professione si sta impoverendo, di conseguenza si sta svilendo la stessa professionalità dell’avvocato. Con questa consapevolezza ci batteremo per il rispetto della nostra Costituzione che vuole non solo un avvocato indipendente e autonomo ma soprattutto l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, principio che può essere salvaguardato e tutelato solo con una professione forense degna di questo nome”.
Le linee programmatiche dell’A.N.A.I sono le seguenti:
-
– la difesa anche giudiziaria dell’assetto territoriale della giustizia, contrastando qualsiasi ipotesi indiscriminata ed illegittima di revisione della geografia giudiziaria;
-
– la lotta contro qualsiasi legge o regolamento che tenti di reintrodurre l’obbligatorietà della mediaconciliazione;
-
– conseguentemente ampio ricorso alla mediazione facoltativa, a dimostrazione del fatto che l’avvocato non vuole allungare i tempi processuali o ingolfare inutilmente il sistema giustizia, ma garantire semplicemente che la giustizia faccia il suo corso a tutela dei diritti;
-
– l’attuazione di un giusto processo che garantisca la funzione costituzionale dell’avvocato e la tutela dei diritti dei cittadini;
-
– la rappresentanza anche sindacale dell’avvocatura con il riconoscimento di parte sociale e con la stipula di contratti collettivi con i dipendenti degli studi professionali;
-
– l’attuazione di un processo civile e penale che non ostacoli la difesa del cittadino, eliminando quelle forme illegittime di selezione delle impugnative ma soprattutto eliminando esosi e sproporzionati aumenti dei contributi che di fatto ostacolano l’accesso alla giustizia ai cittadini meno abbienti;
-
– la promozione di iniziative legislative per introdurre il numero programmato all’Università al fine di consentire una forte selezione all’accesso della professione;
-
– difesa dell’autonomia normativa e gestionale della previdenza forense nonché della natura privata della Cassa forense;
-
– iniziative legislative per migliorare la riforma della professione forense.
Questi i componenti del Direttivo nazionale dell’ANAI:
Amoroso Gaetano (Roma),
Capobianco Francesco (Ariano Irpino),
Carbone Gianfranco (Trieste),
Cavarretta Ercole (Bologna),
Chimento Lucio (Cosenza),
Colloca Marcello (Vibo Valentia),
Fratini Luigi (Roma),
Garofalo Alfredo (Bari),
Giovannelli Raffaella (Ancona),
La Bella Giovanna (Padova),
Lorenzi Barbara (Rovereto)
Marciante Filippo (Sciacca),
Mormando Vittorio (Lecce),
Orsini Patrizia (Cagliari),
Pecci Marzio (Rimini),
Pompeo Walter (Caltagirone)
Previti Giovanni (Messina),
Priotto Giovanni (Pinerolo)
Prosperetti Giulio (Roma)
Rechichi Domenico Massimo (Grosseto),
Renzella Roberto (Milano)
Roperto Luca (Lamezia Terme),
Ruberto Mario (Napoli),
Rubino Sammartano Mauro (Milano),
Stolfi Claudio (Livorno),
Stoppani Isabella (Roma).
Il collegio nazionale dei revisori è composto da Giuseppe Vaccaro, Nicola Ferraro e Roberta De Luca.
Il collegio nazionale dei Probiviri è composto da: Renato Laviani, Marcello Luparella, Caterina Cabiddu e Giuseppe Bonsegna.