Il settore mutui è in crescita, i trend sono positivi da mesi e i tassi d’interesse ai minimi. È sufficiente smanettare un po’ su internet e informarsi su Mutuo Arancio e i suoi prodotti, quelli di Barclays, di Cariparma ecc. per rendersi conto di come la situazione oggi sia decisamente più favorevole rispetto a poche settimane fa. Non tutti i segmenti di pubblico, però, hanno potuto, in questi anni, contare sull’accesso al credito. Tra i profili più penalizzati vi sono sicuramente i giovani sotto i 30 anni, paralizzati da un mercato del lavoro stantio e privo di sbocchi.
I mutui ai tempi del Jobs Act: l’indagine di SuperMoney
L’osservatorio SuperMoney ha focalizzato la propria attenzione sul rapporto tra accesso ai mutui e Jobs Act, cercando di comprendere il reale scenario che si prospetta per i giovani sottoposti a contratti a tutele crescenti. La nuova forma contrattuale adottata a partire dallo scorso 4 marzo permette alle aziende di assumere nuove leve a tempo indeterminato contando su importanti sgravi dal punto di vista fiscale. Il rovescio della medaglia sta nell’assenza di garanzie, elemento che può risultare d’impedimento all’ottenimento di finanziamenti pluriennali.
Matteo Renzi ha sottolineato a più riprese che le banche tratteranno i lavoratori a tutele crescenti con le medesime modalità riservate ai lavoratori tradizionali, chiedendo anche ad Abi di fare da vigilante e invitando i consumatori a segnalare eventuali mancanze da parte degli istituti. L’indagine di supermoney.eu si è focalizzata sulla questione ed è stato chiesto a diverse banche di esporre il proprio punto di vista.
La simulazione di finanziamento dell’osservatorio
Per tale ragione, sono state coinvolte cinque banche – Banca Sella, CheBanca!, Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo e Unicredit – in una simulazione di mutuo costruita ad hoc per indagare sul rapporto tra tutele crescenti e reali possibilità di accesso ai mutui. È stato ipotizzato che un lavoratore a tutele crescenti si rivolga alla banca per chiedere un finanziamento. Il giovane ha meno di 30 anni e una RAL di 25 mila euro e intende acquistare un immobile del valore di 200.000 euro.
Gli istituti che hanno partecipato alla simulazione hanno fornito risultati specifici – come mostrato dalle tabelle – e, cosa più rilevante, hanno specificato che non esiste alcun impedimento al conseguimento del credito da parte del giovane. Nessun istituto ha richiesto garanzie ulteriori oltre a quelle necessarie per l’approvazione del finanziamento e non è stato prevista la necessità di un garante. Perché i mutui vengano erogati, hanno dichiarato le banche, è sufficiente che il profilo economico del richiedente sia in grado di fornire le necessarie garanzie dal punto di vista fiscale.
In attesa di un riscontro nei fatti, che non potrà giungere prima di qualche mese, l’Osservatorio ha invitato gli utenti a raccontare le proprie esperienze o a condividere le proprie opinioni tramite i profili Twitter e Facebook di supermoney.eu o attraverso la casella e-mail media@mailsupermoney.eu.
SIMULAZIONE MUTUI A TASSO FISSO
SIMULAZIONE MUTUI A TASSO VARIABILE