Marco Castoldi, in arte Morgan, è una rockstar al contrario. Un po’ di Jim Morrison, un po’ di Gino Paoli e un pizzico di polenta nei capelli sono gli ingredienti del suo sgangherato personaggio. Trasgressivo come chiunque di noi lo sarebbe accanto a Pippo Baudo, il dandy fuori corso le ha provate tutte pur di assurgere all’Olimpo dei geni dannati, ma la sua amicizia con Red Ronnie gli è stata fatale.
Arriva a Sanremo con il suo gruppo Bluvertigo, che dopo la sconfitta gli dà un finto appuntamento allo zoo e da allora lui aspetta tutte le sere di fronte alla gabbia del gibbone. Finite le noccioline ci prova con il cinema grazie alla sua prima compagna Asia Argento, regista degli indimenticabili capolavori “L’Assenzio” e “Ingannevole è il Cuore Più di Ogni Cosa” in cui Morgan si intromette come special guest/comparsa gratuita.
Sempre per amore delle telecamere viene ingaggiato come clown a X-Factor, il circo dei freak dove si fa notare per aver rubato lo smalto delle unghie a Simona Ventura. Si autoincorona poeta maledetto e pubblica la sua raccolta di liriche allegata al cd “Canone Inverso”, che vende molto grazie alla caratteristica forma di sottobicchiere.
Adotta il “metodo Zucchero” collaborando con mille ospiti, da Battiato, a Bennato, ai Modena City Ramblers, a Patty Pravo, ma anche questa tattica gli si ritorce contro, oscurandone le performance. In seguito a svariate partecipazioni a Sanremo, si rende conto di non poter vincere nemmeno il prosciutto d’oro e allora la butta in caciara, giocandosi la carta della tossicodipendenza. Già, perché tutte le vere rockstar sono famose per i loro eccessi, peccato lo si venga a scoprire solo dopo l’arresto o una vicenda giudiziaria. Morgan invece sorprende tutti e anticipa le autorità, confessando: “mi drogo”. Prossima mossa: morire in un ospizio durante la tombolata.