L’Italia prova a dare una scossa al mercato dei trasporti ecosostenibili: secondo le stime di EICMA, infatti, il 2015 ha visto il Belpaese accelerare sui trasporti ecologici, effettuando lo scatto che potrebbe rivelarsi decisivo in termini di impatto ambientale e mobilità sostenibile.
Nel 2014, il comparto delle biciclette ha registrato un aumento del fatturato pari al +6,6%. Sempre nello stesso anno, ultimo periodo coperto dalle rilevazioni ufficiali di vendita, sono stati acquistati oltre 51 mila esemplari di biciclette a pedalata assistita, più conosciute come e-Bike, cui si sommano un milione e 600 mila bici tradizionali. Lo Stivale, soprattutto nell’ultimo biennio, si è affermato come realtà leader nel mercato delle due ruote, sfornando circa 3 milioni di bici, vendute nel mercato interno e all’estero.
Il 2015 come trampolino
Le stime di settore hanno mostrato un trend decisamente positivo: nel 2015 si calcola che siano state prodotte 3 milioni di biciclette, dato che ci pone ai vertici europei nella speciale classifica, per un incremento stimato intorno al 15%. E timidamente, ma con decisione, si fa largo anche il comparto delle bici elettriche: nel 2014, i pedelec hanno accusato una leggerissima flessione (meno 0,5%) ma, al cospetto di un nuovo regime detrattivo che ha penalizzato gli esercenti e gli appassionati dell’ambito riducendo le agevolazioni, la rilevazione può comunque essere interpretata positivamente. Ora l’Italia si prepara a un ulteriore slancio.
Le opportunità del nuovo mercato elettrico
Le e-Bike sono un prodotto innovativo, relativamente giovane e con ampi margini di crescita. Si tratta di mezzi che non sono soggetti alle imposizioni normative del Codice della Strada: i pedelec sono inquadrati alla stregua delle normali biciclette, non richiedono bollo né assicurazione e non devono essere immatricolate; possono circolare nelle ZTL e non utilizzano alcun carburante aggiuntivo.
Negli ultimi anni, è stata inoltre sdoganata la moda del fai-da-te: è sufficiente acquistare un kit bici elettrica per la conversione del mezzo e installare motore, batteria e centralina sulla propria due ruote per ottenere, in pochi minuti di lavoro (e almeno 350 euro di spesa), una bicicletta a pedalata assistita pronta per essere messa su strada, efficiente e perfetta per evitare il traffico cittadino senza la fatica della pedalata. Nei prossimi anni è atteso un vero e proprio boom del comparto, non resta che attendere la riprova dei fatti.