Il cucumis melo, meglio conosciuto come melone, appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee. Originaria delle zone del Caucaso, questa pianta viene generalmente coltivata nei Paesi con clima mite e i suoi frutti sono dolci e gustosi. Alcuni ritengono che il melone abbia origini asiatiche ma, secondo altre fonti, la sua origine sarebbe invece africana.
In Italia venne introdotto in età cristiana con il nome di popones o melones, termini che sono rimasti negli anni (il primo più usato nell’Italia meridionale, il secondo al nord). In Europa il melone venne introdotto da Carlo VIII e raggiunse la sua massima diffusione dopo il XV secolo. Esistono tre varietà di meloni: quelli estivi (cosiddetti retati, caratterizzati da striature in rilievo) e i cantalupi che hanno la buccia liscia e sono più aromatizzati e profumati; molto apprezzato e consumato è anche il melone invernale con la scorza gialla o verde e la polpa chiara, generalmente dolce e saporita. Il melone ha ispirato assonanze fra il mondo vegetale e la natura umana: va ricordato il proverbio “Uomini e meloni, dal di fuori non si sa se sono buoni”. Secondo un’antica leggenda cinese, un grande melone giallo portato dalla corrente di un ruscello si dischiuse dando alla luce una splendida bambina per la gioia di due anziani coniugi.
Francesco Redi, medico e studioso allievo di Galileo, curò, per gli attacchi di gotta il principe di Condè generale del Re Sole, prescrivendogli una dieta a base di meloni. A questi frutti va il merito della vittoria della Francia contro l‘Olanda, un risultato che sembrava compromesso a causa della malattia del condottiero. Nel XV secolo, infine, alcuni missionari provenienti dall’Asia, arrivati a Cantalupo vicino a Roma, corroborarono le loro benedizioni con semi di melone. Nella città italiana questi semi avevano trovato il terreno adatto, pronti a dare vita a intere generazioni di profumatissimi meloni Cantalupo.
Da un punto di vista fitoterapico, il melone, ricchissimo di acqua, aiuta a prevenire la disidratazione nelle giornate più calde. Essendo ricco di ferro aiuta a combattere l’anemia e, grazie alla elevata presenza di betacarotene, previene la formazione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e delle smagliature. La vitamina B, presente in questo frutto, ricarica dal punto di vista “umorale” e si è anche rivelata ottima nel contrastare la fame nervosa. Inoltre questa vitamina migliora la capacità visiva e rinforza le ossa e i denti. Il melone ha anche proprietà rinfrescanti, diuretiche, depurative e lassative ed è indicato in caso di stipsi, emorroidi e dolori reumatici. Le sue proprietà disinfiammanti, diuretiche e fluidificanti per il sangue sono molto efficaci per la rigenerazione delle cellule. Il melone, infine, contiene inoltre un agente anticoagulante, che permette di prevenire la formazione di grumi nel sangue, che possono causare infarto o ictus.