Ore 8.45 Si sveglia nella sua umile dimora di modeste dimensioni; poi prende il motorino per andare in bagno.
Ore 9.00 Si lava i denti e ricapitalizza l’Inter per 30 milioni di euro.
Ore 9.14 Ai giornalisti presenti sotto gli uffici della Saras, annuncia l’arrivo del nuovo allenatore Villas Boas: “Un tecnico giovane, molto bravo, con un progetto vincente e una moglie figa”.
Ore 9.36 Si reca all’Inps per ritirare la pensione di Javier Zanetti.
Ore 10.14 Ai giornalisti presenti sotto gli uffici della Saras, annuncia l’esonero di Villas Boas e l’arrivo del nuovo allenatore Fabio Capello: “Un tecnico giovane, molto bravo, con un progetto vincente. All’Inter avevamo bisogno di un personaggio che suscitasse immediatamente simpatia nei tifosi: Capello è stata la prima scelta che ci è venuta in mente dopo Berlusconi, Mughini, Mazzarri, Tyson, Emilio Fede, Lippi e Pino Insegno”.
Ore 10.44 Tornato a casa, chiama a sé i domestici Filippini. “Antonio, Emanuele, l’avete pulita la lettiera di Karagounis?”.
Ore 11.01 Chiede al suo maggiordomo Colonnese di andare a comprargli Repubblica. Dopo mezz’ora Colonnese torna stremato. “Presidente, De Benedetti ha tirato un po’ sul prezzo, ma alla fine ha ceduto”.
Ore 11.23 Mentre aspetta l’ascensore, ricapitalizza l’Inter per 49 milioni di euro.
Ore 11.45 Bagna le piante sul balcone, poi spolvera Emre e gli altri sei nani da giardino.
Ore 11.53 Acquista due terzini del Palermo per 950mila euro. “Ma se vuoi – gli suggerisce Zamparini – posso venirti incontro e fare 600mila senza fattura”.
Ore 12.01 Ai giornalisti presenti sotto gli uffici della Saras, annuncia l’esonero di Capello e l’arrivo del nuovo allenatore Marco Zaffaroni, proveniente dalla Folgore Caratese: “Un tecnico giovane, molto bravo, con un progetto vincente. E poi era l’unico che mi mancava, ora ho finito l’album”.
Ore 12.30 Mentre si fa un aperitivino al bar, ricapitalizza l’Inter per 25 milioni di euro.
Ore 14.33 Tira fuori dal portafoglio una foto di Recoba e la guarda sospirando con un groppo in gola.
Ore 14.52 Confermando il suo ottimo intuito per gli affari (che gli ha permesso di vincere una Coppa Uefa spendendo solo 500 milioni di euro), vende Diego Milito al Sassuolo in cambio di buoni del tesoro greci del valore di 10mila euro. Una volta accortosi della pirlata, cerca di difendersi davanti ai giornalisti: “Troppa burocrazia, il Fisco ci uccide”, afferma ripetendo frasi lette pochi minuti prima sul Sole 24 Ore pensando di dire qualcosa di intelligente.
Ore 15.02 Decide che il campo di San Siro deve essere di poche parole: sarà di erba sintetica.
Ore 15.27 Andando in edicola a comprare il Corriere, ricapitalizza l’Inter per 32 milioni di euro. E già che c’è ricapitalizza anche il Corriere per 24 milioni di euro.
Ore 15.44 Firma un contratto di sponsorizzazione con Tre Marie: almeno quest’anno non dovrà spendere milioni di euro per tutti i panettoni non mangiati dai suoi allenatori.
Ore 16.11 Marco Branca gli spiega che “fair play finanziario” non significa “buttare la palla fuori se vedi Luigi Zingales infortunato a terra”.
Ore 16.32 Compra ottantasei ettari di terreni su cui coltivare piantine di basilico e pomodori, perché ha letto sulla Gazzetta che dovrebbe investire di più nel vivaio.
Ore 17.00 Decide di svuotare i magazzini in cui tiene tutti i giocatori da lui comprati che in questi anni si sono rivelati clamorosi flop. Apre, quindi, le porte di due enormi capannoni situati a Missaglia, nella Brianza lecchese, per liberare circa ottocento calciatori, che ora dovranno sottoporsi a un lungo processo di riabilitazione per re-inserirsi in società dopo anni passati in cattività tra discoteche, Porsche e veline.
Ore 17.15 Handanovic reclama un adeguamento del contratto: “Voglio mille euro per ogni intervento più duecento euro per ogni uscita”. In ogni caso, costa meno di un idraulico.
Ore 18.03 Licenzia il suo autista Obafemi Martins: corre troppo.
Ore 18.44 Il compleanno di suo figlio Angelomario si avvicina, quindi inizia a pensare a cosa regalargli: è indeciso tra dodici giacimenti di petrolio in Qatar o dodici giacimenti di calciatori in Argentina.
Ore 19.22 Assume Anna La Rosa come direttore sportivo. Da questo momento in poi, chiunque dirà che La Rosa interista è logora e vecchia non potrà essere contestato.