L’Associazione Italo-Marocchina per la Difesa dei Diritti Umani e l’Organizzazione per la Promozione dello Sviluppo Economico e Sociale (P.D.E.S) annunciano che stanno avviando una causa dinanzi ai tribunali europei da parte di avvocati internazionali, di riconosciuta esperienza, contro le ambasciate dei paesi dell’Unione Europea in Marocco ricorrendo all’articolo 227.
Questo processo segue lo scandalo dei visti scoppiato dopo che a molti cittadini marocchini è stato negato il diritto di viaggiare in Europa senza reali ragioni. Un indirizzo e-mail sarà comunicato a chi desidera ricorrere alla corte europea in questo caso.
Gli avvocati invocheranno il pregiudizio legale, simbolico, materiale, professionale, morale e umano causato dal rigetto delle domande di visto di alcuni paesi, in particolare l’ambasciata francese a Rabat, che ha rifiutato il visto a medici, ingegneri, studenti, funzionari, cittadini, pazienti e uomini d’affari. E’ stato impedito a professionisti come medici ed esperti di partecipare a conferenze medico-scientifiche.
Secondo gli esperti delle due organizzazioni, anche lo status giuridico dei centri di accoglienza delle domande di visto è legalmente contestato, vista la loro violazione della legge sulla protezione dei dati personali e il loro accesso ai dati personali dei richiedenti il visto, come la banca conto, l’indirizzo di residenza, che sono in contraddizione con le leggi internazionali in materia. .
L’iniziativa è stata lanciata da Abdallah Khazraji, Vice Presidente del Consiglio Consultivo per le Migrazioni della Regione del Vento e Presidente dell’Organizzazione Italo-Marocchina per i Diritti Umani, e Matteo Jacques Domenisi, Rappresentante Permanente delle Nazioni Unite a Ginevra della ONG (P.D.E.S.).