La strategia antiterrorismo del Marocco è stata elogiata nel Rapporto sul terrorismo 2020 pubblicato giovedì 16 dicembre dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.

Il rapporto ha sottolineato che gli Stati Uniti e il Marocco mantengono una forte cooperazione e di lunga data in questo campo. Questo rapporto annuale ha accolto con favore gli sforzi compiuti dal Regno nella lotta al terrorismo, indicando che il governo marocchino ha perseguito la sua strategia globale, che include misure di sicurezza vigili, cooperazione regionale e internazionale e politiche anti-radicalizzazione.

“Nel 2020, gli sforzi del Marocco nella lotta al terrorismo hanno ampiamente ridotto il rischio di atti terroristici. Le forze di sicurezza marocchine, sotto il coordinamento del ministero dell’Interno hanno preso di mira e arrestato con forza almeno 35 persone. Hanno anche smantellato sette cellule terroristiche che pianificavano di attaccare vari obiettivi, inclusi edifici pubblici, personaggi pubblici e siti turistici”.

Si legge ancora nel rapporto:

“Le forze di sicurezza marocchine hanno approfittato della raccolta di informazioni, del lavoro della polizia e della collaborazione con i partner internazionali per svolgere operazioni di antiterrorismo. Nessun incidente terroristico è stato segnalato in Marocco nel 2020. I membri delle forze di sicurezza marocchine hanno preso parte a una serie di programmi sponsorizzati dagli Stati Uniti per migliorare le capacità tecniche e investigative, comprese indagini finanziarie, analisi di intelligence e sicurezza informatica, continua la diplomazia statunitense. Inoltre, la sicurezza delle frontiere è rimasta una priorità assoluta per le autorità marocchine”.

Allo stesso modo, il Dipartimento di Stato ha evidenziato la politica marocchina di lotta contro l’estremismo violento, osservando che Rabat ha messo in atto una strategia globale in quest’area che favorisce lo sviluppo economico e umano oltre alla lotta contro radicalizzazione e controllo della sfera religiosa”. Infine, il Regno viene citato in questo rapporto, come un importante alleato al di fuori della NATO e membro del Partenariato Trans-Saharan Counterterrorism (TSCTP).