Nel discorso tenuto in occasione della festa del Trono
Il re del Marocco, Mohammed VI, ha rinnovato sabato sera in un discorso alla Nazione un appello per il ripristino dei rapporti con l’Algeria e la riapertura delle frontiere. Nel suo discorso alla Nazione, questo sabato, in occasione del 24° anniversario della Giornata del Trono, sono state affrontate anche la questione nazionale del Sahara e quella del riconoscimento di Israle.
Il Marocco continua a cercare la via dell’appeasement con il suo vicino algerino e questo si manifesta al più alto livello dello Stato, con lo stesso Capo dello Stato che ha inviato un messaggio diretto al popolo e ai vertici algerini, rassicurandoli sulla posizione di Rabat.
Nel suo discorso, il re Mohammed VI aspira anche alle stesse richieste dei due popoli marocchino e algerino, vicini e fratelli, affinché le relazioni dei loro Paesi si riprendano e diventino normali.
Parole di pacificazione e gentilezza sono state ancora una volta rivolte ai vicini algerini per mostrare loro il desiderio del Marocco di vedere migliorare le sue relazioni con l’Algeria. Questo nonostante le tensioni causate dal sostegno dello Stato algerino ai separatisti sahrawi, che ha avvelenato le relazioni tra i due paesi vicini per alcuni decenni.
Il re Mohammed VI ha indicato che i rapporti sono “stabili”, chiudendo così la porta ai provocatori che vorrebbero che i due Paesi fossero sull’orlo della guerra. Tuttavia ha dichiarato la sua aspirazione ad avere relazioni “migliori”.
Per quanto riguarda la prima causa nazionale del Marocco, ovvero il Sahara marocchino, il re Mohammed VI ha sottolineato la “serietà” adottata “quando si tratta della nostra integrità territoriale”.
Ha quindi ricordato che questa gravità, in un contesto di legittimità, ha innescato riconoscimenti a cascata della sovranità del Marocco sulle sue province meridionali, ricordando l’ultimo, quello di Israele.
Oltre a questi riconoscimenti internazionali della marocchinita’ del Sahara, il sovrano ha sottolineato l’apertura di molti consolati a Dakhla e Laayoune, e il “maggiore sostegno all’iniziativa di autonomia marocchina”, sempre grazie alla serieta’ adottata dall’approccio marocchino all’insediamento questa edizione.
Il Discorso si è concentrato anche sugli immutabili valori marocchini che fanno del Marocco un paese serio. Sul piano sociale ha poi parlato degli assegni sociali concessi a milioni di famiglie e bambini dalla fine del 2023, che costituiranno un pilastro importante del modello sociale marocchino.
Ha poi toccato il tema dell’energia pulita: il Re ha ribadito l’offerta del Marocco per l’idrogeno verde e ne chiede l’attuazione al governo. Ha quindi riconfermato l’impegno reale per le energie rinnovabili e lo sviluppo industriale.
Sulla stessa linea, il re Mohammed VI non ha mancato di citare la causa palestinese, che pone sullo stesso piano della prima causa nazionale. Ha ribadito l'”intransigenza” del Marocco e la sua “posizione incrollabile a favore della giusta causa palestinese. Dei legittimi diritti del popolo palestinese. Questo in relazione alla creazione di uno stato indipendente con Gerusalemme orientale come sua capitale e, in definitiva, a portare sicurezza e stabilità ai popoli della regione.