Il ruolo delle donne, la riforma del sistema sanitario e il dialogo con l’Algeria i temi del discorso per la festa del trono

Il re del Marocco, Mohammed VI, ha accolto con favore gli sforzi compiuti per la generalizzazione della protezione sociale in Marocco, nonostante il difficile contesto legato agli effetti della pandemia di Covid-19.

Nel suo Discorso per la festa dal Trono, tenuto sabato 30 luglio 2022, il monarca ha parlato del progetto di regno che sta facendo progressi, in linea con le linee guida reali stabilite nel luglio 2020. Si è detto fiducioso nella realizzazione, entro la fine di dicembre 2022, del primo fase relativa alla generalizzazione della copertura sanitaria.

“In meno di un anno, il numero dei lavoratori autonomi e il numero delle loro famiglie beneficiarie dell’Assicurazione sanitaria ha superato la soglia dei sei milioni di iscritti”.

Il Sovrano ha insistito sul carattere solidale di questo progetto di interesse nazionale di cui dovrebbero beneficiare circa sette milioni di bambini, in particolare quelli appartenenti a famiglie povere o in situazioni precarie e tre milioni di famiglie senza figli in età scolare.

Per garantire il successo di questo progetto, il re Mohammed VI ha chiesto l’operazionalizzazione diligente del Registro sociale unificato, considerato il principale meccanismo per garantire un sostegno efficace.

Il re ha parlato anche del ruolo della donna in Marocco.

“La nostra ambizione è perseguire la costruzione di un Marocco avanzato, forte nella sua dignità. È quindi essenziale che tutti i marocchini, uomini e donne, partecipino attivamente alle dinamiche di sviluppo. Questo è il motivo per cui insistiamo ancora una volta sulla necessità che le donne marocchine forniscano il loro pieno sostegno in tutti i settori. Infatti, sin dalla Nostra ascesa al Trono, abbiamo assicurato la promozione della condizione della donna, offrendo loro tutte le possibilità di sviluppo e garantendo loro il posto che spetta loro di diritto”.

Così, tra le grandi riforme intraprese vi è la promulgazione del Codice della Famiglia e l’adozione della Costituzione del 2011 che sancisce l’uguaglianza tra uomini e donne nei diritti e nei doveri e, di conseguenza, stabilisce il principio di parità come obiettivo che lo Stato deve cercare di raggiungere.

Lo spirito della riforma non consiste nel concedere graziosi privilegi alle donne, ma, molto più precisamente, nell’assicurare loro il pieno godimento dei legittimi diritti loro conferiti dalla legge. Nel Marocco di oggi non è più possibile che ne venga privata.

“Ci impegniamo a garantire che questo slancio di riforma sia attuato in perfetta armonia con i disegni ultimi della legge islamica (sharia) e le specificità della società marocchina. Assicuriamo inoltre che sia intriso di moderazione, apertura mentale nell’interpretazione dei testi, desiderio di consultazione e dialogo, e che possa contare sul sostegno di tutte le istituzioni e degli attori coinvolti”.

L’impegno per il miglioramento della situazione socio-economica del Paese è accompagnato solo dalla costante preoccupazione di gestire le sue priorità a livello regionale e internazionale.

“Sottolineo ancora una volta che i confini che separano il popolo marocchino dal popolo fraterno algerino non saranno mai barriere che ne impediscano l’interazione e la comprensione. Il nostro desiderio è che questi confini diventino ponti che consentano al Marocco e all’Algeria di accedere a un futuro migliore e di offrire un bell’esempio di armonia agli altri popoli del Maghreb. In questa occasione, esorto i marocchini a preservare lo spirito di fratellanza, solidarietà e buon vicinato che li anima nei confronti dei nostri fratelli algerini. Inoltre, Assicuriamo loro che in ogni circostanza, Marocco e marocchini saranno sempre al loro fianco”.

Le accuse secondo cui i marocchini insultano l’Algeria e gli algerini sono opera di individui irresponsabili che si sforzano di seminare discordia tra i due popoli fraterni.

Per il monarca questi pettegolezzi sulle relazioni tra Marocco e Algeria sono totalmente insensati e sinceramente spaventosi.

“Assicuriamo al popolo marocchino della Nostra azienda la volontà di trovare una via d’uscita dalla situazione attuale e di promuovere il riavvicinamento, la comunicazione e la comprensione tra i due popoli. Aspiriamo a collaborare con la Presidenza algerina affinché il Marocco e l’Algeria possano lavorare, mano nella mano, per stabilire relazioni normali tra due popoli fraterni, uniti dalla storia, dai legami umani e da una comunità di destino”.