Il re Mohammed VI ha proceduto, giovedì 5 maggio, a Rabat, all’avvio dei lavori di costruzione del nuovo ospedale Ibn Sina, un progetto avveniristico che andrà a rafforzare l’offerta sanitaria del Regno con una capacità di accoglienza di oltre 1.000 posti letto.
Mobilitando investimenti per oltre 6 miliardi di dirham (600 milioni di euro), il nuovo progetto dell’ospedale, dal forte impatto sociale, si inserisce in una visione d’insieme per rafforzare l’attuale struttura sanitaria del Regno. Testimonia lo speciale interesse che il Sovrano attribuisce al settore sanitario, in particolare attraverso lo sviluppo delle infrastrutture ospedaliere, il potenziamento dei servizi sanitari di base e il loro avvicinamento ai cittadini.
La sua realizzazione attesta anche il ruolo centrale che il Marocco attribuisce alla formazione delle risorse umane in questo settore vitale, e la sua determinazione a fornire loro una formazione di qualità, adeguata agli sviluppi scientifici e tecnologici intervenuti in termini di cura, prevenzione, management e governance sanitaria, in accordo con gli standard internazionali.
Il futuro ospedale garantirà una maggiore complementarità nella mappa sanitaria a livello della regione di Rabat-Salé-Kénitra, restituendo all’ospedale Ibn Sina, costruito nel 1954, il posto storico che occupava come struttura di asilo nido e ricerca medica.
Una struttura assistenziale di nuova generazione, questo nuovo ospedale, che sorgerà su un terreno con una superficie totale di 11,4 ettari, mira ad essere moderno in termini di architettura, qualità delle cure offerte e integrazione di nuove tecnologie avanzate.
Sarà costituito da una torre ospedale (R+ 33 piani, con 2 livelli inferiori), un polo medico-tecnico di 5 piani (con 3 livelli inferiori), una torre di 11 piani (con 3 livelli inferiori) dedicata alla Lega Nazionale per la Lotta alle Malattie Cardiovascolari, un centro congressi e un altro per la formazione, oltre a un collegio. La parte nord-orientale del terreno, che ospita l’attuale ospedale, sarà trasformata in spazi verdi e giardini e ospiterà infine un museo medico e altri annessi.
Con una superficie coperta di oltre 190.000 m2, il futuro nosocomio comprenderà un centro ospedaliero, unità di terapia intensiva, day hospital, ambulatori, esplorazione, emergenza e follow-up e unità di riabilitazione, unità di rianimazione, un’unità per gravi ustioni , un servizio di malattie respiratorie gravi, un centro di emodialisi e piattaforme tecniche. Avrà una capacità di 1.044 posti letto, di cui 148 dedicati a rianimazione e terapia intensiva.
Questo progetto, che sarà realizzato entro 48 mesi, consoliderà l’offerta di cure nella regione di Rabat-Salé-Kénitra, che conta attualmente 10 ospedali universitari e 12 ospedali provinciali e prefettizi, con una capacità complessiva di 4.433 posti letto (173 ospedali intensivi posti letto di cura, di cui 126 presso il centro ospedaliero universitario Ibn Sina). Tale capacità dovrebbe attestarsi a 5.049 posti letto a fine 2022 con l’entrata in servizio di 7 progetti ospedalieri in via di completamento.