Il sud del Marocco è pronto ad accogliere gli imprenditori della provincia di Napoli, ed in particolare dell’area del nolano, grazie ad un accordo di gemellaggio sottoscritto martedì scorso tra il comune di Liveri e quello di Dakhla.
In base a questo accordo verranno promossi scambi non solo di tipo culturale e sociale tra le due città ma anche di tipo imprenditoriale. Il sindaco di Liveri, Raffaele Coppola, ha infatti fatto suo il progetto dell’associazione napoletana Oikos, che ha promosso l’avvicinamento tra il comune del nolano con la provincia marocchina del Wadi el Dahab (in arabo la valle dell’oro) poco nota in Italia ma che assurge quasi ogni giorno all’onore della cronaca in Marocco per i massicci investimenti infrastrutturali decisi dal governo di Rabat. La zona è già infatti obiettivo di imprese francesi che operano nel campo del turismo e dell’agricoltura. Le autorità di Dakhla intendono favorire gli investimenti stranieri anche nei settori della pesca e dell’energie rinnovabili. Sul turismo la città vanta di essere la capitale del Kite Surf a livello mondiale e conta già su una ventina tra hotel, villaggi e camping. Il suo sviluppo è facilitato dalla presenza di un aeroporto che collega ogni giorno Dakhla con Casablanca, Agadir e le isole Canarie e con un biglietto aereo a prezzo politico sovvenzionato dal governo di Rabat.
Sono presenti a Dakhla già diversi imprenditori edili italiani pronti a costruire lotti di case popolari che il comune intende assegnare a prezzi politici alla popolazione saharawi locale. C’è ancora molto spazio per gli imprenditori italiani in progetti dedicati alle energie rinnovabili e all’agricoltura. E’ per questo che il sindaco di Liveri, Coppola, ha deciso di puntare su questo territorio e lo ha fatto spianando la strada con una serie di accordi di cooperazione per i nostri imprenditori. Nella tre giorni a Dakhla Coppola ha preso contatto non solo con l’amministrazione comunale locale ma anche con il Wali, rappresentante del re nella regione, che lo ha ospitato nella sua residenza e che ha organizzato una cena in suo onore sotto una tenda beduina lungo la spiaggia della città. La visita della delegazione italiana è stata seguita anche dall’emittente televisiva di stato, che ha ripreso il discorso tenuto da Coppola durante il consiglio comunale di Dakhla durante il quale ha sostenuto il piano di autonomia regionale per la regione del Sahara presentato dal re del Marocco, Mohammed VI, nel 2007, auspicando che “da questo gemellaggio possano iniziare nuove collaborazioni tra i due paesi del Mediterraneo”.
La città di Dakhla è infatti in grande espansione se si pensa che nel 2004 contava su 90 mila abitanti e che oggi ne conta 170 mila, con stime che prevedono la presenza nel 2030 di 250 mila persone. Non è solo il ritorno in patria dei saharawi presenti nei campi profughi di Tindouf in Algeria ad incidere su questo fenomeno. La buona amministrazione del sindaco Sidi Sloh el Jomani ad avere servizi migliori di molte città del nord del Marocco e ad avere infrastrutture tecnologicamente più avanzate di tante capitali africane. Grazie agli aiuti statali tutti gli abitanti della zona hanno una casa dove vivere e un lavoro e sono tanti gli immigrati africani e del nord del Marocco che raggiungono questa zona in via di sviluppo per trovare lavoro. Inoltre da mesi la stampa araba parla del ritrovamento di giacimenti di gas da scisto lungo le coste poco più a nord di Dakhla e si parla di possibili giacimenti di petrolio a sud.