È stata lanciata una petizione dal partito “Democrazia e Sussidiarietà”, sulla piattaforma change.org, per l’apertura di un ufficio consolare italiano nel Sahara marocchino.
In questa petizione, indirizzata al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, questo partito di recente costituzione, di ispirazione cristiana e interessato alla promozione del federalismo e dell’autonomia locale, evidenzia il crescente sostegno internazionale al Piano di autonomia del Marocco.
“Gli Stati Uniti hanno deciso di aprire un proprio consolato per scopi puramente commerciali. Ma anche altre nazioni hanno aperto le proprie rappresentanze in questa regione”.
“L’Italia dovrebbe aprire con coraggio anche un proprio ramo consolare nel sud del Marocco, a vocazione prettamente economica e sociale”, esorta questo partito in questa petizione firmata Fulvio Curioni, candidato sindaco di Lodi (capoluogo dell’omonima provincia lombarda).
“In Marocco c’è una grande voglia di investimenti italiani e, dal canto suo, il Regno può offrire possibilità di sviluppo sia all’economia locale che a quella del nostro Paese. Perdere questa opportunità significa perdere non solo il mercato marocchino ma quello di tutta l’Africa”, spiega.
A sostegno di questa iniziativa, “Democrazia e Sussidiarietà” avanza diversi argomenti. “In termini economici, le province del sud del Marocco sono il collegamento naturale tra l’area mediterranea e il cuore dell’Africa. I nostri imprenditori potrebbero trovare la possibilità di accedere a un mercato enorme, contribuendo con un’economia sociale di mercato al bene delle popolazioni locali. In uno spazio che, grazie alla sussidiarietà mitigata dal Marocco, gode di un’autonomia avanzata dal punto di vista amministrativo ed economico.
“A livello sociale, una presenza ufficiale italiana potrebbe creare uno spazio dove chi vuole lavorare in Italia possa trovare potenziali datori di lavoro e creare un’immigrazione seria e responsabile”.
“Per questi motivi Democrazia e Sussidiarietà, consapevoli che la comunità marocchina in Lombardia e in Italia rappresenta un grande potenziale, chiede all’Italia di aprire una propria rappresentanza consolare nelle regioni meridionali del Marocco. Lo dobbiamo al bene della nostra terra e anche ai tanti marocchini che vivono e lavorano in Italia e anche a Lodi. Lo dobbiamo alle nostre aziende ma anche alla convinzione che, come diceva san Daniele Comboni, dobbiamo “salvare l’Africa con l’Africa”.
“Le province meridionali del Marocco sono la porta dell’Africa, sono il naturale collegamento tra Mediterraneo, Atlantico e Africa, ecco perché l’Italia deve essere presente allo stesso modo delle tante nazioni che hanno deciso di avere proprie rappresentanze in questa regione”, osserva ancora.