L’obbligo di collocamento a riposo per i magistrati che abbiano raggiunto raggiunto il settantesimo anno d’età (ultrassettantennali) al 31 dicembre 2015 è una norma sacrosanta anche perché consente un corretto ricambio generazionale.
Il Presidente dell’Associazione nazionale magistrati amministrativi, Giampiero Lo Presti, e il Segretario generale Fabio Mattei esprimono viva preoccupazione sulla possibilità che l’obbligo di andare in pensione a 70 entro la fine di quest’anno venga prorogato. 

Auspichiamo che il Consiglio dei Ministri non compia clamorosi passi indietro con il solo obiettivo di compiacere le cariche di vertice delle Magistrature, ossia di coloro che dovrebbero essere collocati a riposo il prossimo 31 dicembre.

Si evidenzia come la Giustizia Amministrativa abbia dimostrato rapidità ed efficienza e avviato tempestivamente le procedure di interpello per la copertura dei posti di Presidente di Tribunale Amministrativo Regionale e di Presidente di Sezione del Consiglio di Stato che si renderebbero vacanti alla data 31 dicembre 2015 e che l’Organo di autogoverno della Giustizia Amministrativa sarebbe pronto a deliberare entro il mese di luglio. 
Insomma, rispettare il termine del 31 dicembre per il collocamento a risposo dei magistrati ultra settantenni oltre a essere giusto non crea alcun problema sotto il profilo dell’organizzazione degli uffici.

Di Golem

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