Che cosa hanno in comune Madonna, Mike Tyson e Benito Mussolini? Una malsana ossessione per le folle adoranti, in forma acuta e cronica, curabile solo con eutanasia.
Madonna, la manager stonata più ricca di sempre, le ha provate tutte per far parlare di sé: blasfemia da oratorio, trasgressione livello festival di San Remo, diamanti sui denti, ira funesta, incantesimi con la cabala, sopracciglia allo stato brado. È un duro lavoro essere protagoniste delle barzellette di tutto il mondo e lei ci si mette d’impegno, tanto che come ospite sul suo ultimo disco ha chiamato il suo amicone Mike Tyson. Noto per la sua cultura e per i suoi virtuosi vocalizzi, l’ex campione dei pesi massimi stupratori ha accettato al volo. Poco dopo aver ragliato parole a caso negli studi di registrazione, si è lasciato andare ai microfoni di Rolling Stone: “mi sono ispirato a tizi come Mussolini: gente molto arrogante, la cui arroganza, tuttavia, puoi interpretarla anche in chiave positiva”. Il suo nuovo vate, che sicuramente lo avrebbe nominato gerarca, “aveva quello stile: faceva quei gesti con le mani e con la testa prima ancora che l’hip hop fosse inventato”. Insomma, quando si dice che storia e arte vanno di pari passo.
In tutto questo la diabolica Madonna colpisce ancora, salvando la baracca con una mossa imprevedibile: ha lanciato una bomba a doppio innesco e in più ha duettato con qualcuno più stonato di lei.