Come ogni anno, l’inaugurazione dell’Anno giudiziario è l’occasione per fare il punto sullo stato della giustizia nel nostro Paese. La cerimonia inizierà alle ore 11 come da tradizione nell’Aula Magna della Corte di Cassazione alla presenza del Presidente della Repubblica GIorgio Napolitano e delle più alte autorità dello Stato
Ad aprire gli interventi sarà il primo presidente della Suprema corte Ernesto Lupo, che leggerà la Relazione sull’Amministrazione della Giustizia e al termine dichiarerà aperto l’anno giudiziario 2013.
Successivamente prenderanno la parola il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Michele Vietti, la ministro della Giustizia Paola Severino, il procuratore generale presso la Corte di Cassazione Gianfranco Ciani, l’avvocato generale dello Stato Michele Giuseppe Dipace e il presidente del Consiglio Nazionale Forense Guido Alpa.
Sabato 28 gennaio, giorno dell’inaugurazione dell’anno giudiziario nei distretti di corte d’appello, il Guardasigilli Severino sarà al Palazzo di GIustizia di Torino.
La relazione del ministro Severino è stata già consegnata in Parlamento, il testo ed una sintesi sono leggibili in allegato.
Tra i numeri forniti dal ministro quelli sulla responsabilità civile dei magistrati: “L’andamento del tipo di contenzioso in esame è nella media rispetto all’anno precedente: ci sono stati infatti 49 ricorsi ex Legge 117/1988 rispetto ai 47 dell’anno precedente. Premesso che il ricorso per la responsabilità civile dei magistrati è proposto contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri, e questo Dicastero è competente solo per la fase istruttoria, non si può che osservare che la percentuale delle condanne è pari allo 0,01 %”.
E i numeri sul risparmio dal taglio dei tribunali:
“La riforma della geografia giudiziaria consentirà risparmi di spesa significativi (stimabili in circa 55 milioni di euro per il 2012 e 95 milioni di euro per gli anni successivi) ma soprattutto assicurerà rilevanti benefici in termini di maggiore efficienza ed efficacia degli uffici”. Lo ha sostenuto il ministro della Giustizia Paola Severino nella sua relazione annuale al Parlamento.
“Il recupero di molti magistrati (sia togati che onorari) e di oltre 7.000 unità di personale amministrativo – ha spiegato – consentiranno una re-distribuzione negli uffici accorpanti, dando luogo a un migliore sfruttamento di economie di scala e di scopo, con una più efficace ripartizione dei carichi di lavoro e una maggiore possibilità di specializzazione delle funzioni giudiziarie. Per effetto del filtro all’appello si stima una riduzione di circa 55.000 cause civili sopravvenute all’anno per un costo medio per ogni processo pari a 517 Euro. Il risparmio complessivo stimato è di circa 28 milioni di euro l’anno”.
Relazione sull’amministrazione della Giustizia, nota di sintesi
Anno Giudiziario 2013, relazione sull’amministrazione della Giustizia