Il professore che ama e crede nei giovani. Antonio Ranzolin è un docente di religione che insegna al liceo Tron di Schio, in provincia di Vicenza, e nelle sue lezioni cerca di seminare valori importanti. Il professore per raggiungere il suo scopo mette in campo lezioni mirabolanti che affascina gli studenti, anche i più svogliati.
Invita alle sue lezioni tante persone che nella vita hanno compiuto scelte importanti: chi ha lasciato tutto ed è diventato missionario, chi dalla dipendenza dell’alcool ha cambiato vita e adesso aiuta gli altri. Prepara meticolosamente le lezioni con gli ospiti esterni dando ai ragazzi tanti motivi di riflessione e approfondimento. In classe, oltre agli ospiti, utilizza con sapienza tutte le tecnologie: video chiamate, collegamenti con internet, video proiettori, tutto per tenere sempre desta l’attenzione. “L’ora di religione del prof Ranzolin – spiega Nicola Dal Santo– la considero l’ora di attualità. Ci fa conoscere tante realtà dell’Italia e del Mondo, dal volontario al missionario, dalla Terra Santa al Terremoto dell’Emilia. Io, come diversi miei compagni facciamo volontariato, esperienze in case famiglie e altro, un seme che ha messo in noi Ranzolin. Dal primo anno di Liceo fino ad oggi (Nicola è al quinto anno, ndr) ci ha fatto conoscere tante iniziative sociali, insegnato i valori veri e ora quel seme sta dando i suoi frutti. Inoltre è per noi un punto di riferimento, ci lancia tanti spunti, e ci incoraggia a fare esperienze nel sociale”.
“Il prof Ranzolin trasmette serenità – sottolinea Giulio Pillan- la lezione l’affronta con il sorriso. Ci fa ampliare le conoscenze, affronta i temi più difficili facendoli capire ed è sempre di buon umore”.
“Non avrei mai pensato di fare volontariato se non avessi avuto lui come professore- illustra Luca Dal Santo– le sue lezioni ci fanno venire voglia di metterci in gioco, di aiutare gli altri. Ci dice sempre che facciamo tutto da soli, ma è lui che ci insegna ogni giorno come diventare persone vere. E’ un grande prof, riesce sempre a trasmetterci qualcosa di positivo”.
“Il prof è gioia, positività, allegria. Lui cerca di innescare positività nella gente- spiega Valeria Vallèri– anche in quelli che non la possiedono. Mi porta sempre come un esempio positivo (Valeria soffre di una malattia rara ma dona gioia di vivere) quando qualcuno degli studenti ha dei problemi, racconta di me, che non mi sono mai fermata ai miei problemi e m’impegno nel sociale. Le sue lezioni sono sempre molto interessanti, ci mostra le realtà della vita, temi che la scuola, la società non affronta. Lui ama stare con noi giovani e trasmette sempre cose positive”.
“E’ un uomo che può cambiare il mondo- esclama Cristiano Bertan– è la positività fatta persona, umile, semplice ma molto preparato. Ho avuto una grande fortuna a diventare suo studente, è una persona che tutti dovrebbero conoscere, gli dovrebbero dedicare una statua. I grandi media dovrebbero divulgare le sue parole e tanta gente ascoltandolo sarebbe capace di cambiare e si potrebbero mettere le basi per un mondo migliore. Ogni sua lezione è sorprendente, tocca temi importanti, ha un’impressionante cultura umanistica. Alla fine di ogni sua lezione mi trovo a riflettere, lui è un vero insegnate che ha cuore la sua professione di educatore”.
L’opera di Antonio Ranzolin e dei suoi ragazzi è sempre più importante, proprio in questi giorni sono stati citati nel libro di Irene Ciambezzi, “ Donne nel Sisma” dell’associazione APG XXIII. L’estate scorsa una cinquantina di ragazzi del Tron sono partiti dal Veneto per andare in Emilia ad aiutare nel dopo terremoto. Anche quest’anno ci sono altri giovani che vogliono fare esperienze importanti sia in Emilia sia in altri posti. Quando ci sono professori come Antonio Ranzolin che credono nei giovani, i giovani rispondono alla grande!