Potrebbe aprire i battenti nel 2015 il primo liceo olistico d’Europa. Sarà ospitato nel territorio della provincia di Perugia e si differenzierà dalle altre scuole perché accanto all’italiano alla matematica alla biologia all’inglese alla storia, insegnerà ai ragazzi le discipline olistiche come lo yoga, lo shiatsu, comunicazione non violenta oppure ancora lo studio dei chackra o della pranoterapia.
L’idea è partita dai fondatori dell’associazione perugina Laughing Trees (che tradotto sarebbe “Alberi che ridono”) che si occupa di organizzare corsi di counselor che formano operatori capaci di aiutare il prossimo attraverso terapie che valorizzano l’aspetto emotivo come l’eft, emotional freedom technique, importata dagli Usa negli anni Settanta.
«L’idea ci è nata – spiega Adriano Perna, vicepresidente dell’associazione oltre che portavoce del progetto – una sera di ottobre, qualche mese fa. Chiacchieravamo davanti al camino e abbiamo iniziato quasi per gioco ad ipotizzare quale tipo di contributo potesse apportare alla formazione dei ragazzi una scuola di questo genere. Oggi, se ci guardiamo in giro, ci accorgiamo che molto spesso gli adulti reagiscono ai problemi come se avessero 10 anni, con sentimenti di rabbia e ripicche anche se, in questo modo, il più delle volte non si va avanti sulle cose e ci si impantana. Per evolvere occorre acquisire consapevolezza ed ambire all’armonia. Per questo abbiamo pensato alla possibilità di un percorso formativo mirato per i ragazzi in età scolastica».
Il riconoscimento del titolo di studio
La scuola potrebbe aprire i battenti già dall’anno scolastico 2015-16 ma il via è legato a due condizioni.
La prima riguarda la possibilità di ottenere l’equipollenza del titolo ossia che il diploma rilasciato valga come quelli di tutte le altre scuole. L’altro riguarda la sede.
«Per ottenere l’equipollenza del titolo di studio – ci spiega Margareta Doderer, presidente dell’associazione Laughing trees – siamo già in contatto con due scuole a Firenze e a Trieste. L’obiettivo è quello di riuscire a trovare un accordo in virtù del quale il nostro istituto rappresenterebbe un distaccamento della loro sede principale in cui si potranno frequentare gli ultimi due anni prima del diploma».
Il liceo olistico punta ad accedere al baccellierato internazionale che è una qualificazione riconosciuta su scala internazionale, valida per l’ammissione universitaria in più di 80 paesi del mondo ed equivalente alla maturità italiana. Il Baccellierato oggi conta 2.500 scuole in tutto il mondo di cui 14 in Italia.
«L’interesse verso questo progetto è stato molto alto sin da subito – continua Perna –. Abbiamo fatto un check presentandolo sui social network ed abbiamo avuto molti feed-back da tutte le parti del mondo persino dagli Emirati Arabi. Abbiamo già una lista nutrita di aspiranti insegnanti. Per lo più sono docenti andati in pensione che si offrono di continuare ad insegnare. Il nostro obiettivo è proporre le varie discipline avendo sempre riguardo all’aspetto emozionale dell’individuo. Per esempio nella lettura della storia si andranno a cercare gli aspetti meno evidenti che hanno portato al verificarsi di certi accadimenti. Tutto il percorso formativo avrà come unico obiettivo quello della crescita personale dell’individuo. Siamo ancora in fase embrionale possiamo ragionevolmente pensare di poter partire a settembre 2015».
Il vecchio convento sull’isola del Trasimeno
In realtà l’apertura dei battenti è condizionata anche dalla capacità di trovare in tempi stretti, una sede adeguata.
«Una prima ipotesi già ci sarebbe – chiarisce Perna – ed è l’ex convento degli ulivetani sull’isola Polvese del lago Trasimeno che è in corso di ristrutturazione. Abbiamo preparato un progetto per ottenere dalla provincia la gestione di tutta l’isola. Intendiamo presentarlo non appena verrà varato il prossimo bando di assegnazione che è atteso a breve.
Attualmente l’isola Polvese è gestita da un’ati, un’associazione temporanea di imprese a cui, la provincia ha affidato oltre al convento degli ex ulivetani, che ospita un albergo, anche gli altri immobili presenti tra cui un ostello e qualche esercizio commerciale.
«Il nuovo bando – assicura Piero Mignini, assessore all’Edilizia scolastica e al patrimonio immobiliare della provincia di Perugia – uscirà entro i prossimi due mesi e prevedrà anche l’assegnazione di due motonavi per favorire i collegamenti con la terraferma. L’obiettivo dei partecipanti dovrà essere quello di garantire lo sviluppo dell’isola stessa che la provincia non può permettersi di gestire direttamente».
Sicché intorno alla realizzazione del liceo Olistico, che sarebbe il primo d’Europa, l’associazione Laughing Trees, ha costruito un progetto più corposo che prevede attività “green” su tutta l’isola (come da foto allegata) e l’istituzione, tra l’altro, di una biblioteca delle religioni che ospiterà il principali 10 volumi di ogni religione senza alcun tipo di censura dal momento che gli organizzatori hanno un approccio laico.
«Contiamo di partire con una classe di circa 25 ragazzi – precisa la presidente Doderer – i quali saranno ospitati a convitto negli edifici scolastici. Il secondo anno invece la popolazione scolastica salirà a 50 con l’apertura di una seconda classe. Se non vinceremo il bando provinciale per l’isola Polvese, che per noi è il massimo, dovremo cercare altri edifici sulla terraferma. Ma a questo punto l’apertura della scuola potrebbe slittare al 2016».
Retta e borse di studio
Serviranno 200mila euro per partire oltre che circa 40mila euro al mese che, presumibilmente verrebbero dalle iscrizioni perché il costo di ogni retta è piuttosto salato ed ammonta a circa 1.500 euro al mese. Ma, rassicurano gli organizzatori, «non vogliamo che questa sia una scuola aperta a tutti.Ci stiamo attivando sin da ora per cercare degli sponsor, anche all’estero, che ci offrano delle borse di studio per coprire in tutto o in parte la retta degli studenti».
Che però molte famiglie (quelle che possono permetterselo) siano disposte ad iscrivere i figli a questo genere di scuole è un evidenza che emerge anche dall’alto gradimento che riscuote la Green school nell’isola di bali, in Indonesia, una scuola che basa il percorso formativo dei ragazzi su temi legati alla natura e alle scienze olistiche e alla quale si iscrivono studenti provenienti da tutto il mondo.