C’è il rischio che la pressione fiscale cresca, che 25 milioni di italiani, tra i quali i pensionati, siano esclusi dagli sgravi Irpef: il presidente dei magistrati contabili mette in guardia i parlamentari dai rischi che la manovra nasconde.
Nell’audizione di questa mattina, il presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri, ha parlato di sgravi per lavoratori e imprese, che nel triennio potrebbero arrivare a 9 miliardi. Si ridurrebbe così dello 0,3% la pressione sui lavoratori e dell’1,5% sulle aziende, ben poca cosa, tanto che Squitieri sottolinea che “contrastare il declino del sistema produttivo rappresenta oggi l’emergenza nazionale sulla quale va concentrata e misurata la capacità di intervento del governo”.
Per quanto riguarda poi i conti pubblici, il presidente Squitieri ha riferito che il pagamento degli interessi viene sottostimato anche se poi i calcoli dell’esecutivo sembrano essere più prudenti sull’impatto che il calo dei tassi avrà sui conti; ma ancora, le stime sulla crescita sono ancora troppo ottimistiche perchè è alta la possibilità che si “realizzi un quadro meno favorevole di quello prospettato dal Governo e con scostamenti crescenti nel tempo”.
Nel provvedimento, comunque, c’è un rischio aumento tasse, soprattutto sulla casa. La Tasi, secondo il presidente della Corte dei conti “moltiplica il suo peso rispetto a quello incorporato nella vecchia Tares e lascia ai Comuni la facoltà di rideterminare l’aliquota” e questo crea il presupposto di aumenti di prelievo da parte degli enti locali con aliquota Imu inferiore al massimo previsto dalla legge.
Per non parlare poi delle seconde case e degli immobili strumentali delle imprese stabiliti in comuni finora virtuosi; per essi è alto il rischio di un deterioramento della tax compliance.
Squitieri propone così di concentrare le risorse disponibili sulle riforme mantenendo un solido filo conduttore nella strategia complessiva di politica economica e di finanza pubblica, rafforzando l’efficacia delle riforme e degli interventi avviati e concentrando su di essi le limitate risorse disponibili.
E’ indispensabile, ha concluso, uno sforzo straordinario mirato al recupero di ulteriori margini di risparmio, sia da destinare a una riduzione del carico fiscale che a incidere sulle carenze più evidenti nella qualità dei servizi pubblici.
Dossier Senato, Legge di Stabilità – le coperture