Nell’articolo pubblicato venerdì 24 agosto 2012 sul sito web “Golem” dal titolo “‘La nave dolce’ e i creativi dell’Apulia Film Commission” a firma di Giuseppina Belvedere, la Fondazione Apulia Film Commission tiene a precisare quanto segue.
La signora Giuseppina Belvedere si occupa con dovizia di dettagli, scaricati dal nostro portale web sempre doverosamente trasparente e accessibile, della produzione del documentario “La nave dolce” per la regia di Daniele Vicari, co-prodotto dalla nostra Fondazione.
Nell’articolo la signora Belvedere elenca una serie di inesattezze, fra le tante, una storia di compravendita di silenzi che, se non saranno smentite, la Fondazione sarà costretta ad adire le vie legali presso il Tribunale competente, per difendere l’onore della Fondazione e dei suoi amministratori.
In estrema sintesi e in risposta alle inesattezze della signora Belvedere, ci preme ricordare alcuni importanti passaggi.
Antonella Gaeta era ben lungi dal divenire Presidente della Fondazione Apulia Film Commission quando, l’allora Presidente Oscar Iarussi, su decisione e mandato unanime del CdA, sottoscrisse con la Indigo Film di Roma i contratti di co-sviluppo prima e successivamente di co-produzione del lungometraggio in questione che, ricordiamo, non racconta le sole vicende dello Stadio della Vittoria, ma la complessa vicenda della nave “Vlora” nel più imponente contesto europeo della crisi degli Stati nazionali e della caduta del muro di Berlino. Antonella Gaeta ha cominciato a lavorare al documentario, le cui riprese si sono svolte nel febbraio del 2011, nel novembre del 2010. Un lungo trailer del film, già girato e in avanzato stato di montaggio, è stato proiettato durante la manifestazione “Frontiere” diretta da Oscar Iarussi, nel settembre 2011. Si ricorda che la Gaeta è stata nominata presidente nel dicembre del 2011.
La sceneggiatrice Antonella Gaeta venne scelta, su una rosa di curricula di sceneggiatori pugliesi, direttamente dal regista Daniele Vicari cui fu affidata la realizzazione dell’opera nel convincimento che solo uno sguardo alieno alle vicende storiche locali potesse restituire, filmicamente, la forza narrativa e storica degli eventi descritti dal film “La nave dolce”.
Inoltre, si precisa che gli ideatori del progetto filmico, Gigi De Luca, Ilir Butka e Silvio Maselli, non hanno percepito alcun compenso anche sotto forma di royalties future, rinunciandovi espressamente. In compenso non hanno spento il proprio cervello, continuando a svolgere con passione e competenza i propri rispettivi ruoli di Vice Presidente e Direttore della Fondazione, apportandovi idee, proposte, progetti. Come doveroso, peraltro nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali e professionali.
Lo Statuto della Fondazione, approvato alla unanimità dai suoi Soci, esplicita la possibilità di produrre direttamente progetti filmici che abbiano a oggetto identità, storia, cultura del territorio. Così è nato il “Progetto memoria” con i suoi 9 tra documentari e fiction e lo stesso “La nave dolce”.
Le illazioni circa la compravendita del silenzio di Angelo Amoroso D’Aragona, infine, sono talmente offensive e calunniose nei confronti della sua qualità umana e professionale, nonché insopportabili per la pazienza di qualunque pubblico o privato amministratore che – sotto organico – gestisce da anni rigorosissime procedure di evidenza pubblica.
Il progetto di documentario “Lo stadio della Vittoria” di Angelo Amoroso D’Aragona finanziato dall’Apulia Film Fund nel 2008 non è mai stato terminato né consegnato alla Fondazione AFC che pure aveva provato a sollecitare interventi di altri finanziatori, avendone visionato i primi frammenti. Pertanto la Fondazione ha ritenuto, data l’importanza del fatto storico e simbolico accaduto l’8 agosto del 1991 a Bari e in Puglia, di co-produrre un film che, partendo da quei fatti, raccontasse l’impatto che gli stessi hanno prodotto nell’immaginario globale. La scelta del Direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia di selezionarlo nell’autorevole cornice del Lido conferma la giustezza della operazione di cui siamo certi i pugliesi tutti e in genere gli amanti di cinema potranno godere.
Pertanto, la Fondazione Apulia Film Commission e i suoi Amministratori, esortano il Direttore Responsabile della testata web “Golem” Roberto Ormanni a pubblicare, così come prevede l’Art. 8 della legge sulla stampa 47/1948, quanto scritto.
Bari, 27 agosto 2012