ROMA. Un programma ricco di iniziative ed incontri proposti dal Cnf in occasione della terza edizione del Salone della giustizia in corso fino al 4 dicembre. Il Consiglio presente con il proprio stand presso il Padiglione 1 La Legge ha organizzato incontri presso le sale Parlamento, Sigillo, Ermellino. Si concludono con questo evento le celebrazioni dell’Anno dell’Avvocatura, proclamato dal Cnf per celebrare il ruolo e la funzione dell’avvocato, il quotidiano impegno nella tutela dei diritti dei cittadini nel pieno rispetto dello spirito democratico, oggi appannato dalla crisi economica, da una fraintesa concorrenza tre le professioni, dalla erosione della tutela del diritti anche negli ordinamento democratici.
Tra le iniziative segnaliamo: sabato 3 dicembre alle ore 12.30 “Tre donne incontro al cor mi son venute: Antigone, Porzia, Filumena Marturano”, tratto dal volume L’Avvocato di carta, di Michele Salazar (avvocato, prof. e consigliere del Cnf). Un coro in toga, un coro composto da trenta avvocati che dalle aule di giustizia si spostano nei teatri. Soprani, contralti, tenori e bassi che si produrranno in occasione della terza edizione del Salone della Giustizia in un repertorio ricco e fantasioso: dai compositori classici come Mozart, Bach, Haendel, a brani della tradizione popolare, gospels e celebrai colonne sonore. L`iniziativa è a cura dell’Ordine di Verona.
Tra gli incontri tematici: La difesa d’ufficio: effettività della difesa e rilevanza sociale dell’istituto in programma domenica 4 dicembre, ore 10.30, sala delle letture presso lo stand Cnf, La difesa d’ufficio: effettività della difesa e rilevanza sociale dell’istituto. Intervengono Filippo Giunchedi (prof. incaricato di diritto processuale penale) e Sandro Furfaro (prof. incaricato di diritto dell’esecuzione penale).
La riforma delle intercettazioni telefoniche: tanto rumore per nulla?:domenica 4 dicembre, ore 11.30, sala delle letture presso lo stand Cnf, La riforma delle intercettazioni telefoniche: tanto rumore per nulla. Conversazione con Alfredo Gaito (prof. ordinario di diritto processuale penale) e Carmen Andreuccioli (consigliere parlamentare). Introduce Ettore Tacchini (Cons. Cnf)
Una nuova rivista o una rivista nuova: domenica 4 dicembre, ore 12.30, sala delle letture presso lo stand Cnf, presentazione della rivista giuridica Archivio Penale patrocinata dal Cnf, sono invitati alla discussione i componenti della direzione e della redazione
Le mostre
Tre mostre per raccontare il ruolo insopprimibile dell’avvocato nella tutela dei diritti e della crescita delle democrazie.
Nel proprio stand situato nel padiglione La legge, il Cnf allestisce per tutta la durata del Salone le sue mostre per raccontare le grandi personalità dell’avvocatura, il contributo che essa ha dato alla costruzione dell’Unità d’Italia e alla ricostruzione post-bellica, il sacrificio personale di alcuni grandi avvocati e la persecuzione subita dagli avvocati ebrei con le leggi razziali.
Si tratta in particolare dello spazio divulgativo “I tuoi diritti. Il mondo che ami”: uno spazio interattivo per riflettere sul ruolo che gli avvocati svolgono nella promozione e tutela dei diritti dei cittadini. Di Mahtma Gandhi si conoscono molte cose, ma che fosse un avvocato pochi lo sanno. Il binomio avvocatura-diritti umani trova in Gandhi un testimonial potente, a cui il Consiglio nazionale forense affida il primo messaggio della mostra. L’esposizione, caratterizzata da diversi moduli di comunicazione, di cui alcuni interattivi, è un invito a riflettere sul senso più profondo della presenza dell’avvocato nella nostra società.
.La mostra “Fulvio Croce. Il coraggio del dovere” illustra con testimonianze fotografiche e documentali la vicenda dell’avvocato Croce, presidente dell’Ordine degli avvocati di Torino che, nonostante le minacce di morte, accettò l’incarico di difensore d’ufficio nel processo che nel 1976 si aprì a Torino contro il nucleo storico delle Brigate Rosse, la più conosciuta e pericolosa delle formazioni terroristiche di quel periodo. Croce fu assassinato il 28 aprile del 1977.
La mostra, intitolata “Avvocati ebrei. I diritti negati”, indaga per quanto attualmente si può, una storia buia della classe forense: la persecuzione che colpì durante le leggi razziali gli avvocati di razza ebraica. Il Cnf espone non solo i registri e l’albo dei Cassazionisti dell’epoca, da cui risultano le cancellazioni dei legali ebrei in ottemperanza alle leggi razziali, ma anche documenti raccolti dalle famiglie di alcuni di questi.
Infine la mostra fotografica “Via Pilati – sguardi oltre. Progetto di investigazione fotografica sull’ex carcere di Trento”, fotografie di Giuseppe Benanti del Foro di Trento, Fabio Maione, Consigliere della Corte di Appello di Trento, e Luca Chistè. Come scrive Patrizia Corona (presidente dell’Ordine di Trento) “la dismissione della struttura ha offerto l’irripetibile occasione di alzare un velo su quello che resta del mistero quotidiano delle vite di chi vede chiudersi le sbarre dietro di sé, dando concretezza con immagini di muri, porte e finestre a quello spazio mentale che, per coloro che non ne hanno mai varcato la soglia, è privo di fisicità reale”.