Secondo il rapporto Ocse il taglio delle tasse in Italia, almeno per il momento non è possibile. Solo ritocchi e solo in futuro. Riviste al ribasso le stime del Pil del 2013, mentre la ripresa si vedrà (se si vedrà) solo nel 2014.
Il rapporto debito/Pil nel 2013 salirà al 131,5% e al 134,2% nel 2014. Per questo l0Ocse avverte: Con un rapporto debito /Pil vicino al 130 % e un piano di ammortamento del debito particolarmente pesante, l’Italia rimane esposta ai cambiamenti improvvisi dell’umore dei mercati finanziari. La priorità è quindi la riduzione ampia e prolungata del debito pubblico”.
L’indebitamento netto sfonderà di nuovo la soglia del 3% per quest’anno e per il prossimo, toccando il 3,3% fino ad arrivare al 3,8%.
Per questo il capo economista dell?ocse, Pier Carlo Padoan ha affermato che “se l’Italia non scenderà sotto il 3% sarà necessaria una nuova manovra”, concetto contenuto del resto anche nel documento di economia e finanza in discussione in Parlamento.
Intervenendo a Roma nella sede del Cnel per la presentazione del rapporto Ocse, il premier Enrico Letta, di ritorno dalle 36 ore di tour europeo, ha colto l’occasione per fare il punto del suo viaggio. “Non è solo l’Italia a non avere più tempo, ma tutta l’Europa, per questo il vertice di giugno – ha detto il presidente Letta – dovrà dare delle risposte concrete in tema di disoccupazione giovanile che rappresenta la priorità numero uno”.
In contemporanea con l’intervento del premier, è arrivata pure la notizia che la Banca centrale europea tagliava di un quarto di punto (0,50) i tassi, il minimo storico.
Ocse Italy 2013 – overview