ROMA. Centocinquantadue testi e reperti biblici tra cui una delle Bibbie più antiche tra quelle pervenute quasi complete – il Codex Climaci Rescriptus, contenente i testi più estesi nella lingua madre di Gesù, l’aramaico palestinese; un manoscritto attribuito a Tommaso Moro del 1534 con numerosi riferimenti alla Scritture; i ”Salmi, Cantici e Commenti” di Richard Rolle – il più antico ed esteso manoscritto con le traduzioni in medio inglese di salmi e cantici. Sono alcuni dei pezzi forti che si potranno vedere e apprezzare alla mostra ”Verbum Domini”, ospitata nel cuore di Roma per il periodo della Quaresima e di Pasqua. Allestita al Braccio di Carlo Magno in piazza San Pietro, è stata inaugurata il 1 marzo. Obiettivo della mostra, che ha il patrocinio tra gli altri del Pontificio Consiglio per la Cultura, è quello di avvicinare i visitatori alla storia della Bibbia. L’esposizione riunisce opere provenienti dalla Green Collection, la più grande collezione privata al mondo di testi e documenti biblici rari, e inoltre dalla Biblioteca Vaticana, dai Musei Vaticani e da altre collezioni private di Europa e Stati Uniti. Oltre ai reperti rari e preziosi, la mostra propone suggestive ambientazioni che ricostruiscono luoghi legati alla storia della Bibbia e dell’archeologia e consentono al visitatore di trovarsi proiettato all’interno di siti-simbolo: le grotte di Qumran, dove sono stati ritrovati i Rotoli del Mar Morto; la tipografia di Gutenberg completa di una copia funzionante della macchina a stampa; una stanza del castello di Wartburg, dove Lutero in esilio lavorò alla sua traduzione in tedesco della Bibbia; un scriptorium monastico; un ambiente del monastero di Santa Caterina sul Sinai, dove venne rinvenuta la prima Bibbia quasi completa, il Codex Sinaiticus. La Green Collection, che con quest’esposizione debutta in Europa, prende il nome dalla famiglia che ha fondato l’azienda statunitense di arti e mestieri Hobby Lobby, presieduta da Steve Green, il quale supervisiona l’ampliamento della collezione. Scott Carroll, esperto di manoscritti antichi e medievali, è il direttore della Green Collection e ha girato il mondo per riunire gli oltre 40mila oggetti che oggi compongono la collezione. L’esposizione resterà aperta fino al 15 aprile (orari: tutti i giorni dalla 9 alle 18; il mercoledì ore 13-18).