A Catania la moschea della Misericordia, quando finisce il digiuno per il Ramadan, organizza una cena per i poveri a cui partecipano anche diversi italiani. La moschea di piazza Cutelli e gli spazi del centro islamico sono infatti un riferimento per un quartiere popolato da molte famiglie indigenti, in gran parte italiane. Un elemento di integrazione e interazione sostenuto da diverse associazioni catanesi e capace, grazie a un accordo con il Banco alimentare di Sicilia, di offrire un aiuto continuativo a chi ha bisogno, anche oltre al periodo di Ramadan. “Abbiamo stretto un accordo con il Banco alimentare che ci consegna parte dei viveri raccolti durante la colletta alimentare nei supermercati: noi prepariamo i pacchi e, due volte al mese, li distribuiamo a chi ne fa richiesta”, racconta Ismail Bouchnafa, direttore del centro islamico annesso alla sala di preghiera. Si tratta di circa 300 famiglie, provenienti soprattutto dallo storico quartiere Civita, un lembo di case basse tra il porto e la via Vittorio Emanuele. “In alcuni periodi siamo arrivati a supportare fino a 500 nuclei familiari: vagliamo le richieste, teniamo un database di chi accede al servizio e inoltriamo poi le liste al Banco alimentare”. Un aiuto fondamentale di cui beneficiano, per l’80 per cento dei casi, famiglie italiane residenti da generazioni in uno dei quartieri più poveri della città.
Fonte: Redattore Sociale