TORINO. Venerdì 15 marzo alle ore 21 Luca Bigazzi incontra il pubblico del cinema Massimo di Torino, sede della programmazione del Museo Nazionale del Cinema, per presentare il libro-intervista La luce necessaria. Conversazione con Luca Bigazzi (ed. Artdigiland 2012) insieme ad Alberto Spadafora, autore e curatore del volume. Moderano l’incontro Grazia Paganelli e Alfio Bastiancich. A seguire, la proiezione del film Morte di un matematico napoletano di Mario Martone (1992).

Milanese, formatosi sui set pubblicitari, Bigazzi inizia a lavorare al cinema con Silvio Soldini, un sodalizio che prosegue per molti film e che lo porterà a vincere il David di Donatello per il miglior direttore della fotografia nel 1999 con Pane e tulipani. Nel 1994 è chiamato da Gianni Amelio per Lamerica con cui vince un David di Donatello e un Nastro d’argento. Firma poi la fotografia di Così ridevano di Amelio, L’albero delle pere di Francesca Archibugi. Collabora anche con Mario Martone, Giuseppe Piccioni, Ciprì e Maresco. Cura la fotografia dei film di Paolo Sorrentino a partire da Le conseguenze dell’amore con cui vince nel 2005 il Nastro d’argento, poi L’amico di famiglia (2006), Il Divo (2008) e il David di Donatello per il miglior direttore della fotografia nel 2012 con This Must Be the Place (2011). Collabora anche con Francesca Comencini, nel 2001 in Le parole di mio padre, poi con l’ideazione del documentario Carlo Giuliani, ragazzo, presentato fuori concorso al Festival di Cannes del 2002.

 

L’incontro con Luca Bigazzi fa parte di Luci sul set, una serie di appuntamenti con i direttori della fotografia curati dal Museo Nazionale del Cinema e dalla sua Bibliomediateca.
L’indomani mattina, sabato 16 marzo alle 11, Luca Bigazzi incontra gli studenti di Cinema, Fotografia e Televisione della cattedra di Franco Prono, presso il Laboratorio Quazza dell’Università degli Studi di Torino.
Illustrato – a colori – con foto di scena e di set, il libro “illumina” aspetti poco noti delle migliori opere cinematografiche italiane degli ultimi trent’anni. Dopo la prefazione di Silvia Tarquini, direttore editoriale Artdigiland, e il saggio introduttivo di Spadafora, la narrazione di Luca Bigazzi si snoda attraverso nove capitoli raccogliendo con coerenza caratteri tecnici, artistici ed etici del lavoro sul set. Bigazzi racconta la genesi del suo modo di lavorare libero da regole codificate, i motivi delle sue scelte professionali, la luce che ama, le ragioni della sua passione per lo stare in macchina e riattraversa tutta la sua carriera.
Il libro “La luce necessaria” è disponibile su Amazon, in formato cartaceo http://amzn.to/Y4vaEG ed ebook http://bit.ly/ebookLLN

Per ulteriori informazioni: info@artdigiland.com

La foto è di Chico De Luigi

Di Golem

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