Lisanna Grosso è sorda e si è laureata con una tesi che racconta la vita difficile di un sordo che si ammala. Voleva dimostrare quanti problemi esistano ancora per chi soffre di questa disabilità e provare per prima a superarli stando dall’altra parte, diventando cioè una persona sorda che cura gli altri. Ce l’ha fatta in entrambi i casi: il suo lavoro è piaciuto e l’ha portata alla laurea in Infermieristica. Lisanna, vigevanese, ha studiato all’Università del Piemonte Orie-ntale di Novara. «Nell’arco di tre anni non c’è mai stato qualcuno che non mi abbia insegnato qualcosa- spiega la donna-. Sono cresciuta anche grazie a loro. Mi è capitato di essere stata scambiata per una straniera o di ricevere complimenti o reazioni di stupore appena scoprivano che ero sorda, ma non c’è stato un giorno in cui a fine turno non avessi ricevuto gratitudine. Nella sofferenza i pazienti sono più perspicaci, riconoscono le anime buone e guardano oltre la disabilità».
Fonte: La Stampa