Un concorso che fa ancora discutere e che, dopo un primo grado di giudizio, passa ora in appello. La vicenda riguarda la selezione e l’assegnazione dell’incarico di primario di anatomia patologica all’ospedale Carlo Poma di Mantova. Tre gli idonei, il primo classificato viene designato e un anno fa si insedia. La decisione del direttore generale Luigi Maria Stucchi, oggi in uscita, arriva nonostante il ricorso presentato da un altro degli idonei all’azienda ospedaliera e alla magistratura di Mantova.
Sono numerosi i punti controversi al centro del ricorso presentato dal dottor L.C. il quale sostanzialmente ritiene di essere stato penalizzato nella valutazione del curriculum. In primo grado, il magistrato ha dato ragione alla struttura ospedaliera senza però chiarire alcuni aspetti che in questi giorni saranno valutati dal Tribunale di Brescia, competente in appello per territorio.
La magistratura dovrà prendere in esame anche la documentazione presentata dal vincitore del concorso, la dottoressa R.R. Secondo l’esposto si tratterebbe di una “domanda non conforme a quanto indicato nel bando”. E non solo. Per quanto concerne i curricula, L.C. presenta un’esperienza lavorativa all’ospedale di Parma in una struttura semplice di tipo gestionale (con un contratto 15 septies), mentre R.R. un incarico di alta specializzazione e diagnostica all’ospedale di Ferrara. Secondo i selezionatori, il primo non può essere considerato di tipo gestionale mentre lo è il secondo. In sostanza viene attribuito un punteggio minore al dottor L.C. mentre alla dottoressa R.R., per un incarico che gestionale non è, la commissione da più punti di quelli previsti che risulteranno determinanti nella classifica finale. Poiché si tratta di contratti nazionali validi in ognuna delle strutture sanitarie pubbliche, abbiamo chiesto delucidazioni a un funzionario dell’azienda ospedaliera di Crema. Ecco le risposte.
Un incarico di struttura semplice con responsabilità gestionale cosa comporta?
“E’ un tipo di incarico che viene dato con una durata delimitata, in genere triennale, per gli interni che hanno un rapporto di lavoro di tipo indeterminato, quindi a un dirigente medico che è in servizio di ruolo presso un’azienda ospedaliera viene conferito l’incarico che comporta la responsabilità di un’articolazione aziendale che in genere fa parte di una struttura complessa. Nel reparto di chirurgia, per esempio, che ha sviluppato un reparto specifico con posti letto, dedicati, con attività ambulatoriale e così via, si identifica quindi un pezzo di questa articolazione della chirurgia generale e lo si affida a un dirigente. Il responsabile della struttura semplice dipende dal direttore della struttura complessa, ma ha una certa autonomia gestionale. Va precisato che a questo tipo di incarico non possono ambire gli esterni”.
Un incarico professionale di alta specializzazione in diagnostica macroscopica (cosiddetto IAS) implica organizzazione di eccellenza con collaboratori alle dipendenze? IAS è un incarico gestionale?
“Non è un incarico gestionale, è un incarico professionale. All’interno di una struttura complessa, ci possono essere delle attività di eccellenza dal punto di vista tecnico-professionale, ma che non arrivano a configurarsi – a livello di organizzazione – come un’articolazione vera e propria con risorse particolari dedicate. Si da evidenza a quella particolare attività, ma non si crea una articolazione strutturale gestionale organizzativa. L’aspetto gestionale, con delle responsabilità, si ha soltanto quando si ha un incarico di struttura”.
Il contratto 15 septies come si configura?
“Si tratta di un contratto a tempo determinato. E’ una procedura con cui si individua un soggetto esterno che possiede delle competenze non presenti all’interno dell’azienda. Questo contratto non può essere utilizzato per attribuire la direzione di una struttura complessa, mentre può essere utilizzata per una struttura semplice con tutte le responsabilità gestionali che esso comporta”.
Quindi il dottor L.C. avrebbe un’esperienza gestionale che la dottoressa R.R. non avrebbe maturato. La commissione avrebbe dovuto assegnare i punteggi attenendosi a queste valutazioni, ma non lo ha fatto. Perché? Adesso sarà il Tribunale di Brescia a fare chiarezza sull’intera vicenda.
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