“Si rende conto che fine fanno le discussioni quando lei presiede?” La gentile osservazione viene dal deputato M5S alla presidente della Camera Laura Boldrini durante un batti e ribatti per intervenire in dichiarazione di voto su un sub-emendamento. In Parlamento le discussioni fanno questa fine: si discute per circa un quarto d’ora se intervenire o meno su un sub emendamento: basta leggere il resoconto stenografico per capire l’intenzionalità del deputato intervenuto e la perdita di tempo conquistata da tutti. Ma chi va in Parlamento ci va per contestare e basta o vuole concorrere a migliorare questo disastrato Paese? Vero è che se non contestano qualcuno li espelle

Legge elettorale: il testo dopo alti e bassi arriva in Aula ma l’approvazione viene rimandata a lunedì. Deluso il fronte unito delle parlamentari donne che chiede le quote rosa per le liste. Rosy Bindi afferma: “mai stata femminista ma se non passa l’emendamento di genere non so se voterò la legge”. Il cosiddetto Italicum, il progetto di riforma della legge elettorale, ha già incassato il no dell’Aula alla reintroduzione delle preferenze, ora si profila la battaglia sulle “quote rosa”. Dice Lettore 9099 alle deputato che hanno firmato l’appello per le quote rosa: “Perché non mettere la stessa intensità nel pretendere le preferenze?” Speriamo che il fine settimana porti consiglio.

CAMERA
AULA

Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo: la Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha chiamato come componenti: i deputati Davide Baruffi, Franco Bordo, Mario Borghese, Francesco Cariello, Mario Caruso, Mario Catania, Susanna Cenni, Marco Donati, Mattia Fantinati, Filippo Gallinella, Vincenzo Garofalo, Lorena Milanato, Colomba Mongiello, Alessandra Moretti, Gianluca Pini, Fabio Rampelli, Paolo Russo, Giovanni Sanga, Angelo Senaldi, Elisa Simoni, Luigi Taranto.

L’Aula inoltre ha iniziato l’esame delle Disposizioni in materia di modalità per la risoluzione consensuale del contratto di lavoro per dimissioni volontarie, ossia la cosiddetta pratica della firma del foglio delle dimissioni in bianco che in genere viene chiesta al momento dell’assunzione ad ogni donna. O almeno a molte. Bella notizia, speriamo solo che il provvedimento riesca a vedere la luce.
Il deputato del Movimento 5 Stelle ci mette qualcosa come un quarto d’ora per dichiarare il suo voto a favore ad un sub emendamento… (vedi stenografico). E allora ci si chiede: se serve un quarto d’ora per dire che si voterà sì ad un sub emendamento, quanto tempo impiegherà il Parlamento per approvare la legge? I dinosauri si sono estinti in molto meno

Ma veniamo al nodo question time: un tempo questo era un momento di verifica per il governo. O meglio, non si tratta di secoli fa, si tratta di regolamento: secondo l’articolo 135 del regolamento interno, il question time doveva essere un momento di controllo del Parlamento sull’azione di governo. Oggi però si è ridotto a comunicazioni asfittiche che interessano pochi, innanzitutto perché i copioni vengono scritti giorni prima: le domande vengono inviate ai ministeri, le risposte scritte dai tecnici e a rispondere in aula non viene mai il premier, quasi mai i ministri, spesso i sottosegretari più sfortunati, quelli che proprio non possono dire di no.
Ecco allora che al primo question time (mercoledì 5 marzo) erano presenti ben quattro ministri, mentre già venerdì 7 hanno risposto solo sottosegretari. Questioni meno importanti?
Non lo dite al povero presidente Brunetta che ha presentato l’ennesima interpellanza sulla pubblicità dei compensi in RAI (come sapete è finita la serie sulla discarica sotto casa).

COMMISSIONI
La commissione Affari sociali ha approvato la relazione sullo stato di attuazione della legge 194/78 sull’interruzione di gravidanza. Il testo è leggibile in allegato.

SENATO
AULA

Ineleggibilità dei magistrati: il provvedimento è ad un passo dall’approvazione, manca, come ha affermato il relatore Pierantonio Zanettin (FI) una banale verifica sulla copertura finanziaria della norma che prevede che i magistrati, cessata l’attività politica, possono essere collocati a riposo, con il versamento a loro carico di contributi volontari senza oneri a carico dello Stato”. SEL avrebbe voluto una riforma organica delle ineleggibilità e incompatibilità dei magistrati, Lega Nord e PSI la separazione delle carriere, per il resto FI e PD pensano si sia raggiunto un buon equilibrio… la prossima settimana si avrà il verdetto. Continuerà il nostro DDL il suo iter?
L’Aula ha approvato il Ddl che introduce nel Codice penale il reato di tortura con aggravante per il pubblico ufficiale e se dalla condotta derivino gravi conseguenze. Il testo adesso passa a Montecitorio.

COMMISSIONI
La commissione Affari costituzionali ha concluso l’esame del Ddl in materia di equilibrio di genere alle elezioni del Parlamento europeo… e allora ci si chiede: perché al parlamento europeo si e in quello italiano no? Il testo ora passerà all’esame dell’Aula.
La commissione Giustizia ha concluso l’esame del Ddl 1232 sulle modifiche al Codice di procedura penale in materia di misure cautelari personali.
Camera dei Deputati – giovedì 6 marzo – resoconto stenografico dell’Aula
Camera dei Deputati – commissione Affari Sociali – risoluzione legge 194/79 – 6 marzo 2014

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