L’Italia è diventata un Paese “quasi ingovernabile” come la Romania e la Bulgaria: è la preoccupazione espressa dal commissario europeo all’Energia, il tedesco Guenther Oettinger, in un discorso pronunciato a Bruxelles davanti ai rappresentanti della Camera di Commercio tedesco-belga-lussemburghese, di cui la Bild ha riportato ampi stralci.
L’edificio europeo ha bisogno urgente di una “ristrutturazione”, ha affermato il commissario Ue, “a preoccuparmi sono Paesi diventati di fatto quasi ingovernabili come Bulgaria, Romania e Italia”. Oettinger, che viene dalle file della Cdu, ha lamentato il fatto che “troppi in Europa continuano a credere che tutto finirà bene”.
A suo avviso, Bruxelles “non si è ancora resa abbastanza conto di quanto sia brutta la situazione” e l’Europa invece di lottare contro la crisi economica e del debito, celebra “il buonismo” e si comporta nei confronti del resto del mondo come una maestrina, quasi un “istituto di rieducazione”. Duri i giudizi di Oettinger anche su altri Stati membri: in Gran Bretagna il premier David Cameron governa con “gli incredibili peones del suo Tea Party inglese” mentre la Francia appare un Paese “per nulla preparato a ciò che è necessario”, poiché Parigi ha bisogno di un piano di riforme come quello dell’Agenda 2010 attuato in Germania nel 2003 da Gerhard Schroeder. Il commissario non risparmia nemmeno il suo Paese, quando afferma che “la Germania si trova al massimo della sua potenza economica, ma non potrà diventare ancora più forte”, poiché Berlino pone politicamente all’ordine del giorno false priorità come “le quote rosa, il salario minimo ed il suo no al fracking”. In questo modo si rischia di perdere “una parte di ciò che si è ottenuto negli ultimi anni in fatto di competitività.

Di Golem

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