Buone notizie per i giovani che desiderano creare una piccola attività.
Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, ha aperto il bando per l’erogazione di 50 milioni di euro di prestiti agevolati dedicati, proprio, ai giovani sotto i 35 anni di età e alle donne. L’iniziativa è volta a rilanciare la micro imprenditorialità giovanile e femminile, andando quindi a sostenere le categorie più colpite dalla crisi del lavoro.

Va detto, però, che per questi nuovi fondi sono previsti dei cambiamenti significativi. Invitalia ha deciso di passare da un modello basato sui finanziamenti a fondo perduto a quello che prevede l’erogazione di prestiti a tasso zero.

La differenza tra le 2 soluzioni è molto significativa. Con i finanziamenti a fondo perduto, infatti, chi otteneva il credito aveva la possibilità di non rimborsare una quota del finanziamento (appunto, quella erogata a fondo perduto) mentre la restante parte veniva rimborsata a tassi di interesse molto agevolati.

Con il passaggio ai prestiti a tasso zero il capitale va interamente rimborsato all’ente, secondo le modalità previste dal bando, me senza che vengano applicati interessi. Non a caso questo passaggio ha creato diverse polemiche e, lo scorso anno quando fu annunciato, anche un’interrogazione parlamentare. La domanda che molti si sono posti è stata perchè Invitalia abbia deciso il passaggio dai finanziamenti a fondo perduto a quelli a tasso zero.

In realtà l’ente è stato “costretto” a optare per questa differente modalità di erogazione. I fondi destinati ai finanziamenti a fondo perduto stanziati per lo scorso anno, infatti, si erano esauriti già dal mese di agosto. L’ente fu costretto a chiudere il bando e a bloccare l’invio di nuove domande. L’unico modo per ricominciare ad erogare agevolazioni all’imprenditoria femminile e giovanile era quello di optare per un passaggio ai prestiti a tasso zero.

In tutto questo ci hanno perso i giovani e le donne che vogliono tentare la strada della micro impresa come alternativa ad un mercato del lavoro che, con il so 40% di disoccupazione giovanile, lascia poco spazio a prospettive di alcun genere. Ma, come si suol dire, meglio poco che niente. Sicuramente se la scelta era tra non rinnovare i fondi e tagliare i finanziamenti a fondo perduto a favore di quelli a tasso zero, quest’ultima soluzione è stata, sicuramente, quella più intelligente.

Ma veniamo alle agevolazioni in corso. Il bando è stato chiamato “Nuove imprese a tasso zero”. I fondi sono dedicati a tutte le donne e i giovani fino ai 35 anni di età che abbiano la necessità di finanziare un progetto d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro. Le agevolazioni consistono in un finanziamento agevolato a tasso zero il cui ammortamento è previsto in un massimo di 8 anni.

Con i prestiti a tasso zero di Invitalia si può coprire fino al 75% delle spese totali. Va inoltre detto che non ci sono particolari limitazioni per quel che riguarda il settore di impresa. Rientrano, nell’erogazione dei finanziamenti agevolati, quasi tutti i settori di interesse, dalla produzione industriale a quella artigianale, dal commercio al turismo, passando per le attività imprenditoriali nel settore culturale e di innovazione sociale.

In conclusione possiamo dire che per i giovani si conclude, almeno per il momento, l’era dei finanziamenti a fondo perduto e si apre quella dei tasso zero. Si tratta di un deciso passo indietro, rispetto a quanto fatto nel passato, ma con la consapevolezza che di più non si sarebbe potuto fare.

Di Golem

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