Non ci va di respirare l’aria del sindaco Canapini perché è un’aria malata che giorno dopo giorno ci avvelena, che toglie futuro alla nostra vita e al territorio. Non stiamo esagerando, siamo convinti che questo Comune stia volutamente scegliendo di privilegiare gli interessi di pochi a danno della salute di tutti.
Questo è un fatto gravissimo che non possiamo accettare. Da molto tempo il sindaco Canapini è in possesso dei dati relativi all’inquinamento atmosferico che classificano il nostro comune in Zona B, cioè comune in cui il livello di almeno un inquinante ha superato il limite di legge, avrebbe dovuto avviare una serie di azioni ed interventi per risanare la situazione e non l’ha fatto. Perché? E perché noi cittadini non siamo stati informati?
Nella Regione Lazio i comuni sono 378, ebbene solo 31 sono classificati in Zona B e fra questi, Fiumicino. La nostra quindi non è una situazione “normale”, è una situazione da affrontare con misure appropriate che riescano a recuperare la qualità dell’aria, come anche dell’ acqua e della terra. Canapini è rimasto silenzioso ed immobile, la Giunta lo ha seguito e la minoranza è rimasta a guardare altrettanto silenziosamente per oltre due anni.
Chi pagherà per tutto questo silenzio? Chi se non noi, il nostro territorio, il futuro dei nostri figli, gli stessi a cui già tanto è stato tolto. Saranno loro la prima generazione a cui verrà lasciato un mondo peggiore di quello che abbiamo trovato noi, i loro genitori.
Con rabbia ci stiamo rendendo conto di come l’unico interesse dei nostri amministratori, specialmente oggi, sia quello di fare in modo di comprarsi una poltrona alle prossime imminenti elezioni. E allora i problemi, laddove possibile, vanno taciuti e se non c’è questa possibilità, come nel caso della questione rifiuti di Roma, allora vanno in qualche modo malamente “risolti”.
Le soluzioni, ovviamente, sono cercate sempre nel posto, nel tempo e nel modo sbagliato. Quando, ormai quasi due anni fa, scoppiò l’emergenza Malagrotta Roma e Fiumicino avrebbero potuto impegnarsi per avviare una massiccia campagna di riduzione a monte dei rifiuti e di raccolta differenziata porta a porta. In due anni avrebbero potuto cominciare a porre le basi di un concreto e radicale cambiamento verso un ciclo dei rifiuti senza combustione e con recupero totale di materia; certo questo avrebbe comportato rompere equilibri ed interessi economici radicati da decenni con il monopolista Cerroni da una parte e con una grande ammucchiata di partiti dall’altra, ma tutta la cittadinanza ne avrebbe tratto un beneficio enorme.
Invece tutti fermi, due commissari speciali, un Ministro dell’Ambiente, il sindaco di Roma, il Presidente della Provincia e anche Canapini hanno finto di cercare soluzioni, si sono lanciati la palla l’uno all’altro, scaricato responsabilità, perseverando nell’illegalità hanno peggiorato la situazione.
Oggi ancora cercano buche, camini e ci propongono, dulcis in fundo, i bio impianti, quelli che grazie al suffisso “bio”, pur essendo veri e propri impianti insalubri di classe 1 (ai biodigestori come quello di Maccarese dell’AMA e quello di viale di porto della società SIRA è sempre annessa una centrale termoelettrica), vengono sdoganati come impianti ecosostenibili ad emissioni zero.
Sembrano essere tutti d’accordo i futuri sindaci, governatori, presidenti, consiglieri, assessori: l’importante è far finta di aver risolto il problema dell’emergenza rifiuti a Roma, poco male se a pagarne le conseguenze saranno i cittadini della provincia, come Maccarese! A tavolino forse hanno già deciso quali sono le circoscrizioni elettorali dove le scelte impopolari sui rifiuti possono provocare a tutti perdite più sopportabili.
Vogliamo ricordare ai vari Zingaretti ed Alemanno che ci siamo stancati, la salute è la nostra, su questa terra ci viviamo noi e nessuno può permettersi di barattarla con una poltrona. Domani 20 Novembre dalle ore 9.30 saremo in Comune in Consiglio Comunale a chiedere con forza il rispetto del nostro diritto alla salute.
Ma c’è anche una piccola buona notizia: alcuni Comitati di Fiumicino vogliono coordinare i loro sforzi per tutelare la salute e l’ambiente sul territorio di Fiumicino; Comitato Rifiuti Zero Fiumicino, Comitato FuoriPista, Associazione Terre, Comitato spontaneo per la Tutela del Villaggio dei Pescatori, Comitato Rifiuti Zero Passoscuro, Nuovo Comitato Cittadino Focene, e presto altri se ne aggiungeranno.
Questi Comitati pensano che sia ora di smetterla con un consumo scriteriato del Territorio, pensano che la salute sia un bene primario da difendere, dichiarano che la Riserva Naturale del Litorale, nei suoi attuali confini, vada difesa senza se e senza ma, si propongono per azioni congiunte mirate alla tutela di questi obiettivi. Troverete pubblicato a breve il documento sui nostri siti Internet.
La battaglia a Fiumicino è appena cominciata. (marcello giuliacci)