Intervenuto all’inaugurazione anche il presidente del Consiglio nazionale forense, Guido Alpa che ha espresso il disagio dell’Avvocatura per le riforme ispirate dalle sole ragioni economiche.
“Fenomeni come l’illegalità, la corruzione e il malaffare sono ancora notevolmente presenti nel Paese e le cui dimensioni, presumibilmente, sono di gran lunga superiori a quelle che vengono, spesso faticosamente alla luce”. Così si è espresso oggi il presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario alla Corte dei conti (la relazione è leggibile in allegato).
Durante il periodo di crisi che ha investito tutta l’Europa, è aumentata l’evasione dell’Iva ma, mentre nel resto del continente dal 2009 si è registrato un recupero, da noi no. Nel nostro Paese l’evasione è al 36% ed è tra le più alte d’Europa. Il Procuratore generale di via Mazzini, Maria Teresa Arganelli ha aggiunto che “E’ sempre più necessaria la cultura della legalità che va costruita e diffusa. Deve essere approvata a incoraggiata – ha continuato – la tendenza gia avviata di valorizzare il ruolo di primaria importanza dell’istruzione di controllo e di tutela della finanza pubblica”.
All’inaugurazione dell’anno giudiziario è intervenuto anche il presidente del Consiglio nazionale forense, Guido Alpa che ha sottolineato il disagio dell’Avvocatura per le riforme ispirate dalle sole ragioni economiche senza considerare i diritti dei cittadini.
“Nella fase di delicata e grave crisi economica che il Paese sta attraversando l’Avvocatura – con tutte le sue componenti unite – avverte l’esigenza di promuovere, con impegno assoluto – ha affermato Alpa – l’osservanza dei diritti ed il recupero del diritto come dimensione indefettibile delle strutture portanti dello Stato e del mercato. Per questo sentiamo il dovere di esprimere, anche in questa sede, il disagio che investe la nostra categoria, poiché l’amministrazione della giustizia – in ogni ambito giurisdizionale – coinvolge il ruolo dell’Avvocatura, la sorte della giustizia incide sulla professione forense e lo statuto costituzionale dell’Avvocatura, strettamente connesso con quello delle Magistrature, deve poter sempre poggiare su principi di indipendenza e di autonomia”.
Con specifico riferimento ai processi contabili, il presidente del Cnf ha sottolineato la necessità di rafforzare la parità tra accusa e difesa sia nella fase delle indagini che in quella procedimentale. “Gli Avvocati italiani auspicano che il sistema giudiziario contabile formi oggetto di un intervento riformatore, poiché siamo persuasi che la collaborazione tra difensore ed inquirente possa effettivamente giovare alla ricerca della verità, alla configurazione del fatto e, quindi, alla effettività della tutela di tutti gli interessi coinvolti, con l’abbreviazione dei giudizi ed il rafforzamento delle garanzie di difesa”, ha dichiarato Alpa, che ha ribadito inoltre l’impegno dell’Avvocatura ad assicurare ai cittadini un adeguato, efficiente, satisfattivo e rapido “servizio della giustizia”. “L’Avvocatura non intende sottrarsi al suo ruolo primario di garante della difesa dei diritti e degli interessi dei cittadini per assicurare all’Italia il ruolo che le compete nel mondo, per accelerare la sua crescita civile, sociale ed etica, in un contesto economico risanato nel modo più equo”.
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