Da quando esistono le religioni, non passa giorno senza che un credente si metta a ragliare. Nel migliore dei casi si tratta di una vecchiarda plagiata da RAI-Vaticano, ma i peggiori sono sempre i capi, quelli che hanno il megafono.
Accade così che in Egitto, Ahmad Al-Tayyeb, imam e rettore universitario, senta la necessità impellente di cagare dal buco sbagliato in diretta Tv. Il filosofo e teologo settantenne è finalmente arrivato al capitolo del libro di storia che parla dell’Illuminismo e con suo grande sgomento ha appreso che l’uomo è anche in grado di pensare. Confuso per l’inaudita sorpresa, Ahmad arriva a queste conclusioni: la causa dell’odierna mancanza di fede sono gli atei, che con i loro ragionamenti troppo logici e sensati fanno presa sulle deboli menti dei giovani. A questo aggiunge che, purtroppo, le organizzazioni per i diritti umani non trattano i miscredenti come mostri da rinchiudere, come invece vorrebbe il suo stato “moderno e democratico”.
Non è certo una novità che l’evoluzione e il progresso rappresentino un pericolo per i fedeli di qualsivoglia credo, ma piuttosto che ammettere di essere un coglione, costui preferisce insultare l’intero genere umano. Dato che nessuno ha il coraggio di dirgli che ha buttato al cesso la sua intera esistenza, è già in programma il prossimo congresso dell’imam, dal titolo “la Terra è piatta, i Puffi sono gialli”.