Accendere un mutuo è sempre stata una decisione molto meditata: si investono anni di vita e soldi futuri per realizzare il sogno, ad esempio, di avere una casa di proprietà. Si cercano diversi preventivi, ci si confronta in famiglia, da qualche anno si comparano le diverse offerte di mutuo su siti specializzati come SuperMoney, e dopo aver analizzato tassi, annualità, surroghe e tanto altro si decide l’istituto di credito a cui affidarsi.Proprio in banca inizia la procedura burocratica fatta di firme e documenti da consegnare, una formalità per le banche abituate da anni ad aver a che fare con domande di mutuo dei clienti italiani. Ma dopo una recente sentenza del tribunale di Napoli è necessario prestar maggior attenzioni a quello che è scritto sul frontespizio dei documenti destinati al mutuatario, infatti, se non è indicato il Taeg, il muto risulta nullo.
Muto nullo senza Taeg: ecco cosa dice il Testo Unico Bancario
Cominciamo col dire che qualora si presentasse una situazione di mutuo nullo a causa della mancata espressione del Taeg sul frontespizio del documento di mutuo, il mutuatario non sarebbe più obbligato a restituire la somma erogata dal finanziamento.
La regolamentazione di tutto ciò che riguarda i mutui e i loro contratti, spetta ai giudici che applicano il Testo Unico Bancario, il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia.
Perché se sul contratto non c’è Il Taeg il mutuo dev’essere nullo?
Nonostante il contratto possa riportare dettagliatamente molti valori che si prendono in considerazione per calcolare il valore del mutuo, se non è riportato il Taeg tutta la pratica è nulla perché l’Indicatore Sintetico di Costo non può essere dedotto calcolando i singoli valori presenti nel contratto, ma, per trasparenza da parte dell’istituto di credito nei confronti del mutuatario, deve essere indicato chiaramente.
Cosa indica il Taeg e perché è così importante?
Prima di spiegare cos’è il Taeg spieghiamo come si calcola, che è quello che interessa maggiormente i mutuatari che devono fare i conti con somme da restituire alla banca che effettua il finanziamento: il Taeg si calcola sommando il TAN, il Tasso Annuo Globale del mutuo (la percentuale che grava sul mutuo), alle spese di emissione della pratica e della documentazione.
L’Indicatore Sintetico di Costo o Taeg è l’effettivo costo del finanziamento, è espresso in percentuale come indicato dalla direttiva europea 90/88 CEE.
Manca la firma della banca? Mutuo valido (se è indicato il Taeg)
Un’altra precisazione che deriva sempre dalla sentenza del Tribunale di Napoli è legata alla firma della banca sui documenti del mutuo: se il contratto non è firmato dalla banca, ma è specificato il Taeg e figura la firma del mutuatario, il mutuo è valido.
La legge prevede che ci sia ovviamente un contratto di mutuo scritto, ma l’assenza della firma dell’istituto di credito non è una delle violazioni della normativa, anche perché la finanziaria propone il contratto di mutuo (è implicito che lo sottoscriva) la sottoscrizione fondamentale è quella del mutuatario.
Detto questo valutate l’offerta di mutuo più adatta alle vostre esigenze e, una volta di fronte al contratto di finanziamento, leggete bene e controllate che ci sia indicato il Taeg, fondamentale per la vostra tutela e per la validità dei documenti.