FIRENZE. Un sismoscopio a mercurio del 1784, un tromometro a prisma del 1875, un microsismografo a doppio pendolo del 1894. E ancora: un razzo antigrandine della seconda metà del XX secolo, uno psicrometro a fionda di inizio Novecento e un solarimetro registratore del 1924.
Sono alcuni degli oltre 100 pezzi della mostra a Firenze dal titolo Dal cielo alla terra, esposizione visitabile fino al 31 maggio nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi racconta la storia della sismologia e della meteorologia in Italia e soprattutto in Toscana dall’Ottocento a oggi. Si tratta di una raccolta unica a livello internazionale, realizzata grazie al contributo di molti enti di ricerca nazionali e internazionali – uno fra tutti l’Ingv, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – che ci aiuta a capire come e se è possibile tenere sotto osservazione i fenomeni sismici e le implicazioni del meteo sulla nostra quotidianità. L’esposizione parte dai primi passi pionieristici della storia della sismologia e della meteorologia e arriva fino ai giorni nostri, ora che gli aggiornamenti meteo sono calcolati al minuto e le scosse sismiche, registrate in tutto il mondo, si leggono su Twitter.

 

Di Golem

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