“Rientro a casa e stringo a me il mio Andrea…la mia silenziosa e luminosa stella”. Sono queste le parole di una madre, che ha raccontato in un libro: “ Il mio Principe” le sue emozioni, la vita di suo figlio, colpito dall’autismo. Gina Codovilli è una signora piena di vita, della Romagna, che ha avuto tre figli. Il piccolo Andrea ha questa patologia. Sperava in una figlia femmina, dopo due maschietti, ma la botta più grossa, di quelle che ti lasciano senza respiro, è che suo figlio è autistico. Si mette a leggere libri e libri che parlano di questa malattia, di cui si conosce pochissimo, ma con la sola conseguenza di spaventarsi ancora di più: sono raccontati solo i casi più gravi e tutti diversi tra loro.
A un certo punto, inspiegabilmente, si trova a pregare e lì accade il miracolo, si sente meglio, trova la forza per andare avanti, lei che non pregava da anni e non aveva rapporti con la fede. Porta suo figlio da omeopati, guaritori, in giro per l’Italia e all’estero per trovare una strada per uscire da questa prigione mentale in cui è racchiuso il suo bambino. Andrea non si relaziona, non s’interessa a nulla, è chiuso nel suo mondo e nei suoi movimenti ripetuti in maniera ossessiva. Incominciano i tanti modi per sollecitarlo, per trovare percorsi per farlo aprire alla vita, alla comunicazione, ma tutto sembra inefficace. I fratelli sono sconsolati, ogni stimolo sembra fallire, la madre Gina medita anche di voler morire, ma subito ci ripensa, chi penserebbe ai suoi ragazzi, a suo marito?
All’improvviso le labbra di Andrea, che sembravano sigillate nel loro ostinato silenzio, si aprono e sussurrano per la prima volta la parola “pulcino”. La mamma non sta più nella pelle dalla gioia e capisce che ci sono dei margini di miglioramento. La bicicletta che all’inizio sembrava impossibile che potesse anche soltanto provare a pedalare, dopo tanti tentativi si trasforma in una porta verso il futuro, guidata da un piccolo ciclista. E poi… ippoterapia, musicoterapia, nuoto terapia, pattinaggio, delfino terapia. Impara a nuotare, a pattinare, a cavalcare e con la musica reagisce attratto dalle note: ognuna di queste conquiste è motivo di grande felicità per i genitori. I momenti toccanti sono tantissimi: l’incontro tra Simone, il fratello maggiore, che riesce con la chitarra a catturare l’attenzione di Andrea e finalmente nasce un ponte di felicità tra i due fratelli grazie al mondo straordinario della musica. L’altro fratello, Giacomo, invece riesce nell’intento di interessare Andrea con le bolle di sapone: lui sembra incantato nell’osservare questi “ovali” fluttuare nell’aria e sboccia un nuovo magnifico ponte di Gioia. Andrea segue tutto l’iter scolastico fino ad ottenere il diploma professionale alberghiero, all’esame di Stato predisposto esclusivamente per lui, propone un video con tutti i suoi miglioramenti, con grande commozione della mamma e della commissione.
Questo è un volume molto intenso, pieno di particolari, con una donna che tenta ogni via, che combatte, si sconforta, ma trova grandi forze nella fede e definisce suo figlio speciale: ” Il mio piccolo principe” un po’ per il suo aspetto regale, un po’ per la sua aria distante, priva di emozioni. Racconta di un amore grande, sconfinato e di tante belle persone che aiutano nel loro percorso padre e figlio, tanti angeli in carne ossa, che con la loro professionalità e dolcezza seminano il futuro. Ci sono anche viaggi, a Cuba, in Francia e pellegrinaggi in Turchia sui passi di San Paolo . Un solo pensiero rattrista di tanto in tanto questa mamma coraggiosa: dopo la sua morte e quella del marito, chi baderà al suo principe intrappolato in questo terribile incantesimo? Una risposta certa viene proprio da tutto l’amore che è stato donato, testimoniato, sia da Gina che da Walter, il padre, e dai fratelli, Simone a Giacomo, e da quella fede così forte che ha illuminato tutto questo magnifico racconto.
Gina Codovilli, Il Mio Principe – soffrire, crescere, sorridere con un figlio autistico, Itaca editore, 12 euro