“Il libro più bello che abbia mai letto”, con queste parole del suo autore mi è stato recapitato “Il destino migliore”. Naturalmente è necessario fare una tara su tale entusiastica valutazione, non priva di autoironia, ma devo ammettere che questo romanzo ha diverse qualità a suo favore.
In primo luogo si fa leggere con piacere seguendo una scrittura, a tratti originale ma sempre scorrevole, che propone una trama avvincente dalla quale non è facile distaccarsi anche quando premono le urgenti incombenze quotidiane.
Poi c’è quel pizzico di straordinario che dà sale alla storia proponendo differenti chiavi di lettura: una prima immediata e consolatoria nella quale le malattie anche più gravi possono essere guarite da forze superiori; una seconda riflessiva che trae spunto dalle considerazioni sulla vita, anche la propria; ed infine, una più complessa che vuole rappresentare l’eterna lotta tra il bene e il male con le necessarie implicazioni religiose ed etiche.
La vicenda è raccontata nella umanità dei suoi personaggi che suscitano spesso affetto o ammirazione; una umanità che va a scontrarsi con le implicazioni sovrannaturali le quali, in qualche modo, la smentiscono e la sopravanzano.
Marco il protagonista, acquista, senza volerlo, la facoltà di guarire i mali fisici che affliggono le persone. Il problema è che Marco vorrebbe trascorrere una vita normale, anche noiosa, nega quindi a sé e agli altri ogni capacità straordinaria, ma il destino si fa forte delle sue doti e gli impone una sorte diversa.
Poiché Marco è un giovane neolaureato in lettere, il testo viene punteggiato da brevi spunti di autori moderni o antichi i quali si affacciano qua e là nella trama esprimendo il succo del proprio pensiero, quasi come gli dei intervenivano nelle umane faccende secondo la migliore mitologia greca e romana.
Il finale è poi una sorpresa, come è giusto che sia, delineando la rilettura dell’intera opera secondo una differente e più reale luce interpretativa.
Insomma non il più bel libro che abbia mai letto ma un romanzo bello e interessante che merita senza dubbio di essere letto.
Manlio Giombini, Il destino migliore, Albatros editore, Roma, 2013, euro 14,90