Clement Page lavora principalmente con il video, l’acquerello e la fotografia, con un interesse preponderante per alcune problematiche dell’uomo, in termini di nevrosi e fobie, tutto ciò in rapporto con l’ambiente e con gli altri, ma soprattutto con se stesso. Disturbi del sonno, problemi legati alla vista, sopraffazione, sono alcuni dei concetti indagati nei suoi film e negli acquerelli, fortemente curati dal punto di vista tecnico e iconografico. L’autore, da qualche anno, si divide tra Londra e Berlino, mentre in Italia ha collaborato con la Citric Gallery di Brescia. Clement Page nasce in Devon, UK, nel 1967. Dopo una rigorosa formazione artistica (Westminster University, London, M.A in Art & Digital Media; Goldsmiths College, London, M.A in Critical Theory/ Fine Art; Cheltenham College of Art, UK: B.A Hon’s Degree in Fine Art), comincia a esporre all’interno di solo e group exhibitions e screenigs in giro per il mondo: USA, Russia, Grecia, UK, Svizzera, Germania, Italia.
La tecnica dell’acquerello vero.
I suoi acquerelli ispirati ai casi clinici ─ come dice il critico e giornalista londinese Richard Dyer ―, sembrano essere stati prodotti in forma di negativi fotografici. Una forma alquanto arcaica di generare un’immagine positiva. Questa tecnica funziona come un tropo coerente per l’inconscio ─ il negativo è l’inconscio ‘equivalente’ del positivo ‘cosciente’ per la mente.
Page impiega la Vraie Aquarelle, o ‘tecnica dell’acquerello vero’, che non ammette l’uso di pigmenti bianchi o opachi, ma si avvale solo del bianco della carta in combinazione con smalti trasparenti. Questo restituisce ai dipinti un particolare senso di traslazione e una singolare diluizione al nero, come se esistessero due regni percettivi: quello del ‘reale’ e quello della memoria e del regime onirico.
Il fascino indiscreto della seduzione.
Il suo interesse per il video, per i processi psicologici della percezione delle immagini e per le elaborazioni inconsce delle fobie, restituiscono una rappresentazione dell’inconscio come periferia della coscienza. Pertanto, queste specifiche processualità conferiscono al lavoro di Page un’aura che lo rende, nel suo insieme, assolutamente riconoscibile e intriso da una sofisticazione controllata (come all’interno di un setting terapeutico). «Le ombre diventano la luce e la luce diventa ombra, ma è come se anche la rassicurante luce del giorno si trasformasse in un raggio oscuro capace di rivelare i segreti nascosti del sognatore. In alcuni degli acquerelli, come ad esempio La Seduzione (2008) e Desiderio catturato nella sua propria rete (2008) gran parte della pittura si dissolve in un torbido plasma amorfo», dice ancora Dyer.
“L’arte – spiega Page – è un modo di esplorare ambiti dell’esperienza umana, repressi dalla coscienza e che non sono pienamente compresi. Sono interessato, in particolar modo, alla sfida contro idee preconcette, o su ciò che è considerato “normale” in termini di comportamento. La nostra arte domanda ipotesi circa i limiti della mente e del corpo. Fenomeni come Sonnambulismo e Fobia, ad esempio, rivelano come l’attività inconscia della mente controlla il corpo in modo irrazionale, in una maniera che la scienza non ha ancora del tutto compreso. L’arte apre uno spazio di ricerca assolutamente nuovo su esperienze personali e sociali che non sono state sufficientemente esplorate dalla cultura dominante, essa sfida i sistemi di credenza e offre nuovi modi di esperire il mondo. L’arte per me non è una forma di catarsi ma, piuttosto, una forma di ricerca sociale che può contribuire alla scienza.
Cosa scatena la sua immaginazione?
“La mia immaginazione è ispirata da sogni, film, musica e, fra le altre cose, letteratura psico-analitica. In un certo senso la mia capacità immaginativa è ispirata dalla mia ricerca nella vita reale su chi soffre di fobie, sonnambulismo e altre aberrazioni psichiche. Io ho bisogno di immaginare me stesso nella situazione della persona che sto esaminando, al fine di esplorare come quest’ultima possa diventare parte del mio lavoro. I sogni di altre persone e i miei ispirano la mia immaginazione. Nei sogni modi opposti sono combinati e invertiti“.
Perché è interessato a Freud e all’estetica dell’inconscio?
“Ho scoperto Freud attraverso Lacan e il femminismo. Ciò che mi ha sorpreso quando ho iniziato a leggere Freud, all’età di diciannove anni, fu che molte delle sue idee erano distorte dalla cultura di massa. È un luogo comune attaccare Freud per posizioni teoriche che non ha nemmeno sostenuto, o almeno, non nel modo in cui gli avversari le ritraggono.
Freud, Lacan e il lavoro sulla Kristeva contengono una radicale inversione degli assunti culturali intorno la mente e l’identità, che sono convinto oggi abbiano più che mai rilevanza. Il mio lavoro ha sempre esplorato il linguaggio dell’inconscio e come si frantuma il confine tra realtà e sogno, oggetto e soggetto. Negli ultimi anni ho lavorato su casi clinici relativi alla fobia, di cui si era occupato Freud e altri analisti. Il mio recente film “ Hold you Breath” è basato su un caso freudiano, “L’uomo dei lupi”: dalla storia di una nevrosi infantile. Questa è la storia di un bambino di cinque anni il cui carattere enigmatico si trasforma d’estate, quando sviluppa una fobia per animali e in particolare per i lupi. Quello che mi interessava era come una tale grave fobia infantile potesse essere stata sviluppata dal ragazzo solo a partire da illustrazioni, vedendo in un libro le foto di un lupo in posizione verticale, in piedi come un uomo. La causa della paura allora non era stato un trauma vero e proprio, ma uno immaginario. Questo mi affascina perché non importa se la causa della fobia è “reale” o “immaginaria”; il risultato è lo stesso“.
Perché usa l’acquerello e, prevalentemente, in bianco e nero?
“Volevo ridurre i mezzi con i quali il significato di un’immagine è comunicato a chi guarda. Quando siamo nati la prima cosa che il cervello impara a fare con gli occhi è distinguere fra luce e buio. In psicologia visiva le immagini in bianco e nero sono spesso utilizzate per verificare la capacità percettiva. Voglio che i miei spettatori testino la loro percezione, che immaginino le mie immagini invertite“.
Trattando l’onirico e le fobie viene da chiederle chi è Clement Page?
“Me lo chiedo ogni volta che mi sveglio da un sogno“.
Se il mondo finesse domani, cosa salverebbe?
“Tutto ciò che ha un valore reale non può essere salvato”.
A quali progetti sta lavorando attualmente?
“Sto scrivendo una sceneggiatura per un lungometraggio sull’amore, o meglio sull’impossibilità di rappresentare l’amore“.
Per saperne di più:
CLEMENT PAGE
Born: Oct 1967, Devon, United Kingdom. Lives in Berlin and UK
Education
1996-1998 Westminster University, London, M.A in Art & Digital Media
1991-1992 Goldsmiths College, London, M.A in Critical Theory/ Fine Art
1987–1990 Cheltenham College of Art, UK: B.A Hon’s Degree in Fine Art
Solo Exhibitions
2011
‘Hold Your Breath’ film/related watercolours, Kuckei + Kuckei Galerie, Berlin, Germany
2010
‘Hold Your Breath’ film/related drawings, Austrian Cultural Forum, Berlin, Germany
‘Watercolours, drawings & film’, Foto-Medium-Art Gallery, Krakow, Poland
2009
‘Films and watercolours’ – Exprmntl gallery, Toulouse, France
‘New watercolours’ Kuckei + Kuckei Galerie, Berlin, Germany
‘Tiny Pain’ film installation, Galerie 15, Cologne, Germany
2008
‘Watercolours’, E31 Gallery, Athens, Greece
‘Crypto-phobia, new watercolours & film’, Brot und Spiele Gallery, Berlin, Germany
‘Film Retrospective’, Freud’s Dream Museum, St Petersberg, Russia
2006
‘Sleepwalker’, film installation, E31 Gallery, Athens, Greece
‘Turned to Stone’ film, Riverside Studios Cinema, London, UK
‘Turned to Stone’ film, Austrian Cultural Forum, London, UK
2005 ‘Sleepwalker film installation’ VTO Gallery, London, UK
2004 ‘Unknown Disturbance’, Trafalgar Art Hotel, London, UK
2002 ‘Topologies’, The Factory, London, UK
1997 ‘So much to Tell’, The Commercial Gallery, London, UK
1996 New Videos, Lowinsky Gallery, NY, USA
1991 ‘Wall Constructions’, Freud’s Gallery, London, UK
Group Exhibitions
2011
Film and Video’ Inaugural exhibition of ESc Art Centre in Lviv, Ukraine
‘Walking the Line III’ Kudlek Van Der Grinten Galerie, Cologne, Germany
‘Fear’ Lo & Behold present, Athens, Greece
‘Hold Your Breath’ Film, Director´s Lounge, Berlin
2010
‘Silence is so sexy’ Exprmntl gallery, Toulouse, France
Return -Video art & Horror movies, HBC Screenings,Berlin, Germany
2009
’New Video/Film from Berlin’, Goethe Institute, Hong Kong, China
Berlinale, Directors Lounge, ‘Turned to Stone‘ film Installation, Berlin, Germany
2008
‘Now’, Musovian Centre of Contempoary Art, Random, Poland
‘Drawings’, Brot und Spiele Gallery, Berlin, Germany
‘Silent Dialogues’, American College of Athens Gallery, Greece
“Auslaender in Berlin”, curated by Margherita Belaief, Citric gallery, Brescia Italy
‘Topografia Della latenza’, Facolta’ di Architettura, Sisily, Italy.
2007
‘Drawings’, Brunnenstr196 Projects, Berlin, Germany
‘Everyday Stories’ , Hellenic American Union, Athens, Greece
‘Video nights’, Citric Gallery, Italy
‘Gratuitous little Weight’ Standpoint Gallery, London, UK
‘Narrative Discontinuities’, Citric Gallery, Italy
2006 ‘Topologies’, Athens Airport Terminal, Greece
2005 ‘Come To Light’, Cell Projects, London UK
1999 Ehlers Caudill Gallery, Chicago, USA
1997 ‘Interactive sound’, Westminster university gallery, London, UK
1996 ‘Lost for Words’, Coins Gallery, London, UK
1995 ‘Ideal Standard Summertime’, The Lisson Gallery, London, UK
‘6th Biennale International Video Week’, Geneva, Switzerland
‘Sick’, 152c Brick Lane Gallery, London, UK
1994 ‘Floated Film Script’, public performance, London, UK
“50X50X50X50”, Non-location, Answer Machine project, London, UK
“Well Spring”, Site specific works in city of Bath, UK
1993 Billboards Project, Central London, Organised by F.A.T Architects, UK
1990 Cheltenham College of art, Degree show in fine art, Cheltenham UK
Public Collections
Sammlung Goetz (Film & Video collection), Munich, Germany
American college of Greece Art Collection, Athens, Greece
Assael Architects collection, London, UK
Private Collections
Mrs. Claudia Wille, Berlin, Germany
C & T Wagner, Berlin, Germany
F Crowther, Berlin, Germany
Thomas Russer collection, Berlin, Germany
Private collection, Austria, Germany
Private collection, Berlin, Germany
Ernst Moritz Krossa, Berlin, Germany
Private collection, Berlin, Germany
Ribbentop, Berlin, Germany
private collection, London, UK
Private collector, London, UK
J&G Elias, London, UK
Private collection of Video, Milan, Italy
Carlo Clerici, Brescia, Itlay
Filippo Ferrario, Brescia, Italy
Private collection Zurich, Switzerland
Private collection, London, UK
Private collection London, UK
Wolfgang Degodka,Berlin, Germany
Private collection, Berlin, Germany
Private collection, Berlin, Germany
Dr Christoph Poppinghaus, Berlin, Germany
Private collection, Berlin, Germany
Private collection, Berlin, Germany
Grants and awards
2010 Brandenburg Median Board Film Fund, Berlin
Austrian cultural forum, Berlin
Sigmund Freud Stiftung
2006 Austrian cultural forum, London
2005 Austrian cultural forum, London
English Arts Council Grant, London
Selected Artist’s Writings
1998 ‘Pasolini’s Archaisms’, Representational problematics from Naples to Calcutta’,
Third Text Journal, spring
1996 ‘Jana Sterbak, I want you to feel the way I do’, Third Text Journal, summer
‘Claus Oldenberg, Monuments to the Imagination’, Transcript Journal Vol 2 Issue 2,
1995 ‘Hamad Butt, The Art of Metachemics’, Third Text Journal, autumn
‘Matthew Barney, Masculinity at the Margins’, Coil Journal of the Moving Image, No 2,
Bibliography
Berliner Zeitung, 3rd September 2009, review of Kuckei + Kuckei exhibition, Berlin
‘Clement Page; Recent Works 2004 -2009’, Catalogue, published in 2009 by Kuckei + Kuckei.
‘Auslander in Berlin’,Italian/English , 2008 Exhibition Catalogue, Citric Gallery Italy
Discontinuita Narrative’, Italian/English, 2007, Exhibition Catalogue, Citric Gallery Italy
Contemporary magazine: 50 International Emerging Artists issue 2006, illustrated essay by Richard Dyer.
Catalogue, Come to Light Exhibition, Cell Projects, London 2005
Contemporary magazine: Winter 2003, London News, Richard Dyer review of Topologies Exhibition, London.
Time Out, review of Answer phone project, December 1995.
Frieze Magazine, Review Ideal Standard Summertime Lisson Gallery, Summer 1995.
Time Out, Review of ‘SICK’ 152 Brick Lane, November 1995.
Time Out, Review of ‘Lost for Words’ December 1996
Online References
www.monopol-magazin.com/termine/berlin-kuckei-kuckei-clement-page
Monopol online review of solo exhibition at Kuckei + Kuckei galerie, Berlin 2009
www.artforum.com,
review of “sleepwlker’ film installation, 2006 E31 Gallery, Athens, Greece.
www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=51771
review of ‘Auslaender in Berlin’, Citric Gallery, Italy, March 2008
www.artfacts.net/index.php/pageType/artistInfo/artist/77437
General information on the artist.
www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp/idelemento/37648
Review of ‘Discontinuità narrative’ , citric gallery, Brescia, Italy March 2007, curator: Valentina Costa
www.cell.org.uk/artist/clementpage
Documentation of group show curated by Clement Page in 2005 at Cell Projects, London
www.zeroin.gr/handsonDetails.cfm?editRecID=109
Athens based creative network site, review of ‘Sleepwalker’ exhibition, E31 Gallery, Athens 2006
www.artconcerns.net/2006/html/essay_SleepParalysis.htm
Indian Contempoary online magazine, essay by Richard Dyer on Clement Page’s film work, 2006