Passi la prima sostituzione, la seconda un po’ meno, ma la terza proprio no e allora la stella Higuain non sta a guardare e invia a Benitez un messaggio chiaro: io sono quello che può fare una tripletta…
Montolivo invece è una stella dormiente, come i vulcani, ogni tanto si sveglia e dimostra la sua classe, come ieri con un gran bel gol… ma le stelle rossonere in genere non brillano…
In questa 33ma giornata tante le stelle che splendono, grandi scontri come Verona Fiorentina o Livorno Chievo che più che una lotta per la salvezza, sembra uno scontro per un posto un Europa, complimenti.
Napoli Lazio 4-2
Una sostituzione, due sostituzioni… e no, la terza proprio no, Benitez provoca e Higuain risponde, da vera stella. Ma a brillare a Napoli non è il solo: Mertens inizia la corsa verso la vittoria, Insigne stavolta non brilla particolarmente ma porta la fascia da capitano e ne è orgoglioso, quasi emozionato. La Lazio non è da meno e il risultato non gli rende merito. Partita stellare.
Sampdoria Inter 0-4
Non parleremo mai del caso Icardi Maxi Lopez, neanche sotto tortura. A maggior ragione questa settimana che parliamo di stelle. La stella della giornata è il portiere nerazzurro Handanovich: si oppone ad un rigore e ad almeno tre gol praticamente fatti. Per il resto non brilla nessuno in maniera particolare, tantomeno l’autore della doppietta Icardi che dimentica ogni etica e da ex esulta in maniera scomposta, rimedia un ammonizione e svariati fulmini e colpi da parte della tifoseria doriana.
Verona Fiorentina 3-5
Ma quanti bei gol madama dorè. Partita di tante emozioni e tante stelle che brillano. Si rivede pure la stella Aquilani, senza considerare che torna a segnare anche Matri, su rigore. Nonostante le assenze di stelle come Rossi e Gomez, la Fiorentina brilla ma il Verona non è da meno. Se quella di Napoli è stata una partita stellare, questa di Verona è stata galattica.
Torino Genoa 2-1
Se non sono stelle queste, chi può essere definito tale? Una partita che per 80 minuti non dice molto ma che negli ultimi dieci fa vivere tutte le emozioni del mondo. Per i rossoblù entra Gilardino e segna (capito Prande’??): è l’84 e la partita sembra finire così, ma in pieno recupero Immobile si inventa un gol stellare e resta sempre più saldo in vetta alla classifica dei marcatori. Ma Cerci non vuole essere da meno e, partendo da centrocampo, manco fosse la stella cometa, parte a razzo e non si ferma fino a che non vede la palla infilarsi in rete. Caro Prandelli questi vanno portati in Brasile.
Sassuolo Cagliari 1-1
Berardi se vuole diventare una stella non deve fallire tutte quelle conclusioni ma soprattutto non deve simulare inutilmente i rigori e fare la faccia scura se viene sostituito. Il ragazzo si farà… Gol stellare invece per Zaza, un pareggio senza polvere di stelle.
Roma Atalanta 3-1
Non ci sono stelle di serie A e di serie B, di prima o di seconda linea, questo sostiene l’allenatore della Roma e i giocatori rispondono. La stella Totti splende sempre ma rinvia l’appuntamento con il gol-record, mentre si fanno vedere Ljajic e Dodò (da non confondere con Dudù) che dimostrano di essere sempre brillanti. Che dire poi del “vecchio” Taddei? Sempre pronto a brillare. Ma l’Atalanta non ci sta e Migliaccio fa brillare anche se per una volta sola, il suo nome sul tabellone.
Bologna Parma 1-1
In questo caso purtroppo le stelle (infortunate) stanno a guardare e per il Parma che sogna l’Europa si fa sentire la mancanza di Cassano. Il Bologna forse poteva meritare di più ma è difficile brillare senza Diamanti…
Livorno Chievo 2-4
Scontro salvezza a chi? Partita bella e piena di emozioni, peccato per la squadra amaranto che oramai rischia di brutto la retrocessione. Eppure l’inizio era stato stellare: bellissimo il gol di Siligardi, ma dall’altra parte c’è un altrettanto stellare Paloschi che mette a segno una tripletta e scorrazza indisturbato per la metà campo avversaria. Le stelle non stanno a guardare.
Milan Catania 1-0
Ma come, le stelle rossonere a casa contro l’ultima in classifica fanno solo un gol? Vabbè, però quello di Montolivo è stato proprio bello… Le stelle torneranno a brillare. Polemica per la poca esultanza del centrocampista come a dire: “e manco me volevi fa’ gioca’!” A non brillare è il direttore di gara che non vede il rigore per il Catania (braccio di Mexes). Ma la vera stella è sempre lui: l’elegantissimo Seedorf (vedi rubrica su Signori si nasce) che da vero poliglotta parla ai suoi ragazzi in tutte le lingue del mondo.
Udinese Juventus 0-2
A tutti quelli che dicono Roma a -5: meno cinque non è mai esistito, la Juve è sempre lì, vince anche a Udine e vede lo scudetto… perché le stelle non stanno a guardare.