RIMINI. Il festival di Bellaria festeggia i 30 anni e dal 31 maggio al 3 giugno proporrà documentari italiani e stranieri di altissimo livello, da Into the Abyss di Werner Herzog, in cui il regista intervista due detenuti in attesa della pena di morte, a Mama Afrika, in cui Mika Kaurismaki fa un ritratto della cantante Miriam Makeba. Tra i 12 documentari italiani in concorso figurano Italy: love it or leave it di Gustav Hofer e Luca Ragazzi, viaggio per l’Italia di due giovani tentati dal lasciare il Paese, Tahrir di Stefano Savona, girato al Cairo nel febbraio 2011, Mare chiuso di Stefano Liberti e Andrea Segre, con interviste a profughi dalla Libia respinti dall’Italia, e ancora Le vere false teste di Modigliani di Giovanni Donfrancesco, Morti di Alos di Daniele Atzeni e Freakbeat di Luca Pastore.
Nato 30 anni fa come festival del cinema indipendente, il festival di Bellaria dal 2005 è consacrato solo al documentario: “Anche se si vedono sempre meno documentari in tv, negli ultimi anni in Italia se ne realizzano sempre di più e di maggior livello – ha spiegato il direttore artistico Fabio Toncelli alla presentazione del festival -. Questo è il segno che il documentario ha preso il testimone del cinema indipendente e riesce a raccontare il Paese”. Bellaria ospiterà la trasmissione di Rai Radio 2 Il Ruggito del coniglio, condotta in diretta dalla Riviera da Antonello Dose e Marco Presta, che cureranno la seconda edizione di CortoConiglio sul tema Pensiero d’amore. Quest’inedita alleanza tra radio e cinema ha prodotto il concorso Radio Doc: la potenza del suono, dedicato agli audiodocumentari, e la rassegna di radioinchieste che ospiterà, in collaborazione con CBC Canadian Broadcasting Corporation, Gould, Schoenberg e l’informazione overload, sessione di ascolto di registrazioni di audio inedite del grande pianista Glenn Gloud presentate da David Jeager in occasione dei 30 anni dalla morte. La sezione Panorama internazionale sancisce la partnership con il Biografilm Festival di Bologna attraverso lo scambio di sei docufilm internazionali: Confession of an Eco-Terrorist di Peter Jay Brown, Big Boys Gone Bananas! di Fredrik Gertten e due opere su ambiente e alimentazione: LoveMEATender di Manu Coeman e Sushi: The Global Catch. Ma il Bellaria e’ anche formazione e approfondimento: durante il festival si terranno i Bellaria Doc Lab, cinque workshop sui nuovi linguaggi del reale con professionisti del settore (Angelo Miotto, Maurizio Carta, Daria Corrias, Roberto Zammarchi, Paolo Baccolo). Un premio alla carriera verrà assegnato a Toni Servillo, che nel 2002 vinse il festival di Bellaria come miglior attore.