Quando oltre 30 anni fa Larry Hester fu colpito dalla retinite pigmentosa si conosceva ancora poco di questa malattia genetica dell’occhio, e per questo l’uomo dovette affrontare la perdita della vista. Ma negli anni la scienza ha fatto i proverbiali “passi da gigante”, ed oggi gli occhi di Larry, che adesso ha 66 anni, sono tornati a vedere la luce, grazie ad un occhio bionico. Il dispositivo in questione si chiama Argus II Retinal Prosthesis Device: utilizzando la tecnologia wireless, un sensore impiantato nell’occhio riceve i segnali inviati da una fotocamera montata su un paio di occhiali speciali, che ricordano molto i Google Glass. Il sensore per il nuovo occhio bionico di Larry è stato inserito il 10 settembre da Paul Hahn, chirurgo oculare del Duke Eye Center della Duke University, ed è stato attivato pochi giorni fa. Nel corso di una visita di controllo effettuata nei giorni scorsi, Larry Hester ha affermato di essere riuscito a distinguere forme che credeva di aver dimenticato, come una papera che nuota in uno stagno o la Luna piena. Il paziente è entusiasta dei risultati ottenuti, e si è detto desideroso di fornire ai ricercatori tutte le informazioni possibili sulla sua esperienza per permettere un ulteriore miglioramento di questa tecnologia.

Fonte: International Business Times

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