Grandi lavori in casa Mountain View; per spingere con forza sempre l’ormai storico Gmail – noto servizio di posta elettronica – Google ha, infatti, implementato nuove funzioni e apportato interessanti modifiche, che migliorano l’esperienza utente, tramite servizi che fino a pochi mesi fa sarebbero stati considerati assolutamente fuori portata per una casella email gratuita.
Dopo la completa integrazione con il Social Network Google+, con Calendar e Reader e dopo l’introduzione della nuova grafica, arriva il turno di Google Drive, il servizio di caricamento e gestione di file online, nella Cloud (un ideale spazio di archiviazione e lavoro totalmente in rete, accessibile da più periferiche e utenti).
Google lo ha annunciato il 27 novembre scorso, con un post sul blog ufficiale di Gmail, firmato da Phil Sharp, Product Manager del gigante del web, e completo di anteprime delle nuove funzioni.
Drive permette di caricare su uno spazio online dedicato i propri documenti e files, decidendo se mantenerli privati o condividerli con altri utenti. Una sorta di hard disk online gratuito, utile per fare copie di backup dei propri documenti più importanti, o di crearne nuovi in collaborazione con altre persone.
Il servizio, così come il leader del mercato Dropbox, può essere inoltre molto utile per accedere da più postazioni agli stessi file, senza dover usare penne USB o supporti fisici.
Con l’integrazione di questo servizio in Gmail, sarà ora possibile allegare file con dimensioni fino a 10GB, circa 400 volte in più rispetto ai limiti attuali.
Per far ciò basterà cliccare sull’icona del servizio, accanto a quella degli allegati tradizionali, dopo aver attivato la nuova modalità di composizione dei messaggi.
In alternativa si potrà semplicemente incollare, nel testo dell’email, l’indirizzo del contenuto su Drive.
Gmail si farà automaticamente carico di controllare che il destinatario sia abilitato a visualizzare il file, e nel caso non lo sia, di dare la possibilità di cambiare le impostazioni d’accesso relative.
La funzione è in graduale fase di attivazione, sui circa 423mln di account, e nei prossimi giorni dovrebbe già essere disponibili alla maggior parte degli utenti italiani.
Una forte risposta soprattutto a Microsoft, con il suo Outlook.com, che di recente aveva integrato il suo servizio di archiviazione file SkyDrive, con limiti a 7GB.
Il piano base di Drive è di 16GB complessivi (10GB per Gmail, 5 per Drive, 1 per le foto di Picasa), ed è ampliabile di 25GB a $2,49/mese e di 100GB a $4,99, fino ad arrivare a piani da 16TB(circa 16.000GB), per $799,99/mese.
Conserva tutto, condividi ciò che vuoi, questo è il messaggio veicolato sulla pagina ufficiale del servizio, che promette un’archiviazione online e sicura dei dati, per un accesso veloce da un qualsiasi punto del pianeta, indipendentemente dalla periferica di connessione usata (sia un computer, uno smartphone o un tablet).
Tramite Drive è inoltre possibile creare, modificare e visualizzare files di ogni tipo direttamente online; così non è necessario dotarsi di programmi appositi per aprire i documenti scaricati e diventa addirittura superfluo scaricarli sul proprio hard disk, se si ha una connessione alla rete affidabile.
Per iniziare a utilizzare Drive basta scaricare il programma sul proprio computer dal sito ufficiale ed installarlo; verrà creata automaticamente una cartella in cui copiare semplicemente i file da mettere anche online.
Tutti i file salvati nella cartella di Drive saranno automaticamente caricati online; allo stesso modo, se verranno creati nuovi file da un’altra postazione o qualcun altro metterà in condivisione qualcosa, i documenti in questione saranno automaticamente scaricati nella cartella, in modo da avere facile accesso direttamente dal computer.
Per condividere qualcosa (anche intere cartelle) con altri utenti, basterà recarsi sul sito di Drive, selezionare il file da condividere e cliccare sul pulsante di condivisione (contenente un busto con un +), scegliendo successivamente gli indirizzi email dei destinatari.
Google Drive è disponibile per ogni sistema operativo e per un’enorme quantità di dispositivi mobili, cellulari e tablet.
Tutti i grandi players del mondo digitale mondiale sembrano giocare la loro partita per la conquista del mercato del cloud computing. Da Apple con iCloud a Microsoft con SkyDrive e fino al più specializzato Dropbox, tutti stanno investendo in questo senso. Google ha progettato addirittura un sistema operativo derivato da Linux (Chrome OS), totalmente orientato a un utilizzo online.
Il futuro è in un collegamento totale alla rete?