Sulla giustizia civile bisogna voltare pagina. Il presidente dell’Unione nazionale Camere Civili, Renzo Menoni, presentando il Terzo Rapporto sulla giustizia civile nell’aula Magna della Cassazione, sottolinea: “E’ arrivato il momento di indicare che cosa c’è da cambiare, che cosa serve per farla funzionare davvero e per poter disporre di un sistema giudiziario che funga da corretto equilibratore delle controversie.
Per migliorare il funzionamento della giustizia civile, è necessario un “intervento sistematico e organico”, abbandonando la strada finora seguita dal legislatore di “interventi emergenziali”.
Interventi che hanno “peggiorato il funzionamento del processo civile, allungandone i tempi o lasciandone la situazione più o meno immutata” dice il rapporto presentato oggi in Cassazione che raccoglie anche i pareri di 52 presidenti delle Camere civili territoriali che hanno risposto ad un questionario.
Riguardo i settori nei quali si ritiene necessario un intervento legislativo, la maggior parte, l’86 per cento, ha indicato il giudizio ordinario di cognizione, mentre il 60% il giudizio d’appello. Il 92% è dichiarato favorevole alla semplificazione dei riti, mentre il 78% ha detto si’ all’unificazione della giurisdizione civile e amministrativa.
Dai civilisti arriva ancora un no alla mediazione obbligatoria: il 94% si è espresso in senso contrario. Contrarietà anche alla paventata abolizione o limitazione del giudizio d’appello: per l’84% è “assolutamente irrinunciabile”.
E ancora, riguardo il “doloroso” capitolo dei tempi di durata dei processi civili, i dati rispetto allo scorso anno restano “stabili” (70% per i Tribunali e 54% per le Corti d’Appello).
Oscillano infine tra il sufficiente e l’insufficiente i voti dei presidenti delle Camere Civili sul funzionamento degli uffici giudiziari.
“E’ arrivato il momento di chiedersi quali siano le ragioni reali dei tempi lunghissimi per i quali, in particolare nel settore civile (dove il processo arriva a conclusione quando l’utilità sociale, economica e pratica della decisione si è ormai perduta), siamo subissati da rilievi internazionali” ha continuato il presidente Menoni.
Il presidente, alla vigilia del primo incontro con il neo Guardasigilli Andrea Orlando (verrà ricevuto domani alle 12), rinnova il suo appello a un cambiamento di passo del legislatore, affinché si metta mano con provvedimenti organici e strutturali alla giustizia civile, ribadendo contrarietà alla mediazione obbligatoria e puntando alla “semplificazione e unificazione dei riti nella prospettiva dell’unificazione della giurisdizione”(tema di questo Terzo Rapporto).
La semplificazione ed unificazione dei riti “potrebbe costituire -spiega il presidente dei civilisti -, senza alcun costo aggiuntivo, una reale semplificazione ed un concreto alleggerimento del nostro sistema giudiziario”.