Il presidente del CNF Guido Alpa ha avviato venerdì scorso, 6 giugno, con la prima riunione ospitata nella sede dell’Avvocatura generale dello Stato, i lavori dell’Osservatorio Nazionale Permanente sulla Giurisdizione, organismo previsto dalla riforma forense con il compito di promuovere analisi e formulare proposte per la migliore organizzazione e rendimento del sistema giustizia.
L’incontro ha visto la partecipazione dell’Avvocato generale Giuseppe Dipace (che ha evidenziato l’alto contenzioso derivante dai conflitti di giurisdizione) e i rappresentanti di numerose delle Istituzioni che hanno aderito all’Osservatorio (in allegato la lista completa), tra i quali quelli di CSM, Anci, procura generale di Corte di Cassazione, Unioncamere, Banca d’Italia, Consiglio di presidenza giustizia tributari , Procura generale della Corte di Cassazione, Consiglio di presidenza giustizia tributaria, Abi, Cesda, Isdaci, Irsig-Cnr, Associazioni di rappresentanza dei giudice di pace.
Presenti anche numerosi consiglieri del CNF.
Nell’intervento di apertura il presidente CNF ha esposto le linee di intervento sulla giustizia civile tracciate dal Ministero della Giustizia, in corso di predisposizione; linee che sono altrettanti capitoli di approfondimento; e l’impegno del CNF nel promuovere il Processo civile telematico con l’obiettivo di promuovere l’efficienza della giustizia civile.
Il giro di tavolo tra i rappresentanti delle Istituzioni ha dato “il polso” delle questioni ritenute più sensibili dagli operatori che a diverso titolo e in rappresentanza di diversi soggetti si occupano di funzionamento della giustizia; questioni che richiedono soluzioni chiare e sulle quali si è convenuto di creare commissioni specifiche, sotto la regia dall’Ufficio Studi del CNF coordinato dal vicepresidente Ubaldo Perfetti, che ha chiuso i lavori aggiornandoli ad una proposta di formazione di gruppi di lavoro.
Glauco Giostra (CSM) ha proposto di focalizzare il lavoro di un gruppo ad hoc sul sistema della esecuzione penale, in relazione alla “moratoria” concessa proprio ieri all’Italia dal Consiglio d’Europa dopo la sentenza Torreggiani (che ha condannato l’Italia per trattamento disumano e degradante per la situazione delle carceri) e alle misure già previste o in corso di predisposizione che disciplinano il rimedio “preventivo” davanti al magistrato di sorveglianza (legge 67/2014) o quello “compensativo”, attualmente in corso di studio nel Governo. E alle altre misure normative sulla custodia cautelare e alle conseguenze delle sentenza recentissime della Corte di Cassazione e della Consulta in tema di disciplina stupefacenti. Questo per verificare l’impatto concreto della misure previste e analisi utili al Governo che, tra un anno, dovrà sottostare al nuovo esame di Strasburgo.
Giorgio Pighi dell’Anci ha sottolineato le distorsioni, destinate ad aggravarsi, conseguenti alla riduzione delle risorse destinate i Comuni (-75% negli ultimi tre anni) e al mantenimento della legge che disciplina l’impegno dei Comuni sotto il profilo delle spese di giustizia, anche in collegamento con la riforma della geografia giudiziarie e del ruolo dei comuni nel mantenimento degli uffici dei giudici di pace. Misure che creano effetti sperequativi tra Comuni e che già stanno alimentando un contenzioso.
Il fronte della giustizia civile, e la mole di arretrato ( il Ministero dell’Economia ha stimato in 500 mila euro all’anno la spese per condanne da irragionevole durata dei processi),a fronte di costi di accesso ormai ritenuti proibitivi (è stato argomento toccato più volte. Il rappresentante del Consiglio Nazionale dei Consumatori e utenti ha evidenziato queste criticità; mentre Francesco Barra Caracciolo (Centro studi di diritti dell’arbitrato) ha illustrato le questioni aperte dalla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha sanzionato l’Italia per violazione del ne bis in idem per la previsione contestuale di sanzioni amministrative-anche molto onerose, comminate dalle Authorities e le sanzioni penali sulle stesse fattispecie e per il mancato rispetto del principio di contraddittorio (sentenza Cedu 24 Marzo 2014)
Per sapere di più sull’Osservatorio Nazionale Permanente sulla Giurisdizione consulta la pagina web sul sito istituzionale all’indirizzo: http://www.consiglionazionaleforense.it/site/home/cnf/osservatorio-permanente-sull146esercizio-della-giurisdizione.html