Il nuovo esecutivo dovrà ripartire dalle proposte avanzate dai saggi. L’Associazione nazionale avvocati italiani propone i punti programmatici più importanti con alcune fondamentali modifiche.
Giustizia civile. Per il presidente Anai Maurizio De Tilla “Il gruppo di lavoro spende poche parole sulla giustizia civile con enunciazioni generiche e ripetitive. Nessuna parola è spesa dal gruppo di lavoro sulla corretta ed efficace gestione dei fondi destinati alla giustizia (più di sette miliardi di euro all’anno) specie in relazione al processo telematico introdotto senza alcuna programmazione ed a macchia di leopardo; sul ruolo tutto da definire dei giudici laici e sull’adeguamento della remunerazione e della copertura previdenziale; sulla produttività dei giudici e sulle novelle processuali castratorie del diritto di difesa e del giusto processo.
E’ stata invece riproposta l’obbligatorietà della media conciliazione, senza chiedersi perchè in tutta Europa non esiste, senza contare che alla Consulta sono arrivate innumerevoli ordinanze che hanno sollevato seri dubbi sui limiti all’accesso alla giustizia, sui costi e sulle speculazioni da parte delle Camere di conciliazione private.
L’ordinamento delle magistrature. La proposta dei saggi piace perché propone che il giudizio disciplinare per tutte le magistrature resti affidato in primo grado agli organi di governo interno e in secondo grado ad una Corte istituita con legge Costituzionale. De Tilla: “Un giudice terzo sarebbe molto salutare per l’indipendenza delle magistrature alla quale i cittadini tengono in particolar modo”.
Prevedibilità delle conseguenze giuridiche dei comportamenti. Anai è d’accordo sul principio ma non sulla proposta che rimane troppo generica.
In particolare Anai sottolinea l’importanza di Modifiche dei regolamenti delle Camere. Le proposte vanno bene ma si pensi prima a rispettare il dettato costituzionale nella formazione delle leggi che risulta sistematicamente violato; Anai chiede espressamente di vietare i maxiemendamenti che in passato hanno introdotto tante leggi inique.