Grazie alla mediazione diretta del Regno del Marocco, sotto la guida del Re Mohammed VI, le autorità israeliane hanno deciso di aprire, senza interruzioni, il valico di Allenby/Re Hussein, che collega Cisgiordania e Giordania.

Le autorità israeliane sono in contatto con funzionari statunitensi, marocchini e palestinesi per garantire l’apertura permanente del valico di Allenby, noto anche come al-Hussein, che collega la Cisgiordania e la Giordania.

Questo punto di passaggio estremamente popolare per i palestinesi, situato nella Valle del Giordano, si trova a circa 50 km a ovest di Amman.

Il progetto è stato menzionato nuovamente durante la visita del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in Israele e dovrebbe concretizzarsi una volta soddisfatte le condizioni logistiche, compreso il reclutamento della forza lavoro necessaria.

Questa misura è stata promossa dal ministro dei Trasporti israeliano, Merav Michaeli, con il desiderio di rafforzare i legami nella regione e la cooperazione, posizionando Israele come un hub per il trasporto di passeggeri, lavoratori e merci.

Il ministero ritiene che questa misura, nei suoi vari aspetti, rafforzerà l’economia israeliana. Ha detto venerdì Merav Michaeli in una dichiarazione:

“Ringrazio il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il re Mohammed VI e il Regno del Marocco per il loro impegno e i continui sforzi per promuovere la pace e la prosperità in Medio Oriente”.

Grazie alla mediazione del Marocco, l’importante valico di frontiera di Allenby, che collega la Cisgiordania alla Giordania, sarà aperto da Israele 7 giorni su 7, 24 ore su 24 per gli spostamenti dei palestinesi.

La mediazione di Rabat per l’apertura del valico di frontiera dimostra l’impegno costante e inesorabile del Regno per la causa palestinese. Attraverso questa mediazione, il Marocco è riuscito a conciliare posizioni antagoniste. Questa mediazione di successo è acclamata a livello internazionale e contribuisce agli sforzi di pace nella regione. Questa apertura avrà benefici economici e commerciali positivi per la popolazione palestinese.