In questo periodo, in Italia, migliaia di ragazzi si preparano ad affrontare gli esami di maturità, da sempre fonte di stress non solo per gli studenti, ma anche per le loro famiglie.
Le molte ore di studio creano problemi di stanchezza psicofisica, ansia e irritabilità, che possono rendere la “volata finale” faticosa. L’Eleuterococco (Eleutherococcus Senticosus ) appartiene alla famiglia delle Arialiacee e cresce nelle zone fredde dell’Estremo Oriente. Chiamato anche “bevanda del diavolo”, per le sue straordinarie proprietà tonificanti, l’eleuterococco è anche noto come “ginseng siberiano”, perché appartiene alla stessa famiglia del ginseng coreano e cinese, ma cresce spontaneo soprattutto nel nord della Russia.
L’eleuterococco non è un semplice surrogato del famoso ginseng ma una pianta con caratteristiche proprie. In primo luogo è “adattogena”, ovvero aiuta l’organismo ad “adattarsi” agli stress psicofisici e ambientali, aumentando la resistenza fisica e mentale. E’ anche un eccellente tonico energetico e corroborante in caso di intensa attività fisica e mentale, depressione con astenia psicofisica, valido oltre che per gli studenti anche per i convalescenti.
A testimoniare le grandi proprietà energetiche dell’eleuterococco, basti pensare che veniva usato dagli atleti olimpici sovietici, soprattutto negli sport di resistenza. Inoltre, sempre nell’ex-Unione Sovietica, veniva somministrato addirittura agli astronauti. Le proprietà di questa pianta sono ulteriormente utili per rinforzare il sistema immunitario, in quanto aumentano il numero dei linfociti T, anticorpi naturali presenti nel corpo umano.
L’eleuterococco è anche conosciuto come “Ginseng delle donne”, perché ben si adatta all’organismo femminile. Sotto stress, infatti, le donne sono più soggette agli stati d’ansia e alla depressione, per questa ragione, un tonico più forte, come il ginseng o il guaranà, potrebbe aumentare la tensione nervosa. Invece l’eleuterococco migliora la prestazione fisica e mentale senza indurre nervosismo o agitazione. Infine possiede una discreta virtù afrodisiaca, perché stimola le ghiandole surrenali e sessuali, con un conseguente aumento della libido.