Un uomo con la Croce ha percorso a piedi tutta la Sicilia. Fratel Biagio prima ha visitato tutti i quartieri di Palermo, successivamente tutte le provincie della Sicilia, ultima tappa Messina. Ormai sono cinque mesi che cammina con la Santa Croce in spalla, sempre accompagnato da un fratello.
I volontari che lo accompagnano si danno il cambio, non è facile seguire Biagio nel suo pellegrinaggio. Ogni giorno sono tra i 20 e i 35 km di cammino, tutta la giornata senza mangiare, solo la cena è prevista con alimenti poveri (niente carne, nè pesce e nemmeno insaccati, uova, dolci) per poi dormire dove capita; anche in strada sotto gli archi, in una rientranza.
Fratel Biagio ha scelto di portare la Croce per un rapporto d’amore con Dio e con gli uomini. Un meraviglioso rapporto d’amore, in ogni città dove arriva l’uomo vestito di verde alza la sua Croce e prega per tutta la città, entra in ogni Chiesa Madre e prega per tutti gli abitanti di quel comune. Nelle piazze si ferma e solleva la Croce, per dirigerla verso i quattro punti cardinali.
L’incontro più bello è con la gente, migliaia di persone lo cercano per raccontargli i propri dolori, chiedergli preghiera. Lui è sempre disponibile con tutti, dalla mattina alla sera, parla con ogni persona, capita che sia accolto con indifferenza, dileggio, chi addirittura lo insulta, chi lo minaccia, lui non se ne preoccupa, risponde con una benedizione e riparte. Un uomo che porta la Croce sconvolge, chi parla d’amore, di speranza, in questa società dà fastidio. Ma lui non si ferma, perché la gente ha bisogno di gioia, di speranza, di conforto, di preghiere e Fratel Biagio ne porta a iosa.
In ogni posto dove si ferma chiede al buon Dio tre cose: 1) l’apertura di una casa di accoglienza per i più deboli, 2) che si apra una mensa per i poveri, 3) la nascita di un oratorio per i giovani. Biagio incontra tanti disabili, carcerati, genitori che hanno perso un figlio, persone che hanno perso il lavoro, per tutti ha parole di speranza, di conforto.
“Per tutti i genitori che hanno un figlio diversamente abile – spiega Fratel Biagio- ( autismo, down, paraplegico, con una malattia rara, non udente, non vedente, muto, con la SLA) sappiate che è un prezioso disegno di Dio. Genitori, accoglieteli, non fategli mai mancare l’amore e l’affetto, perché essi sono doni di Dio che contribuiscono al bene dell’umanità. Noi abbiamo bisogno di loro e di voi , siete chiamati ad una grande testimonianza. Vi raccomando testimoniate il loro passaggio terreno e non vi chiudete in voi stessi.” Fratel Biagio si rivolge anche a tutte quelle famiglie che hanno un proprio caro gravemente ammalato.”Non vediamo la malattia come un segno negativo, dobbiamo scoprire e capire che c’è un desiderio profondo di Dio. L’Altissimo non vuole indebolire, ma rafforzare, ricoprire di Grazia tutte quelle famiglie che hanno il dono di un ammalato”.
Biagio si rivolge anche a chi perso un figlio, un genitore, un fratello, un parente. “Non colpevolizzatevi, non giudicatevi l’un l’altro, ma gioite perché tutto è un dono, è un modo per rafforzare, per scoprire la verità, il vero senso della vita. Sappiate che sono Angeli terreni che ci indicano la Via e quando sono chiamati al Padre saranno Angeli del cielo che daranno anche più conforto e speranza”.
Biagio si rivolge anche tutti i giovani che cercano un lavoro e non lo trovano, ai papà e alle mamme che perdono il lavoro e non sanno come dare da mangiare ai proprio figli. “Non perdete la speranza, voi che non trovate lavoro rivolgetevi a Dio non vi abbandonerà!”
Una tappa importante è stata la sosta di Fratel Biagio al Santuario della Madonna della Roccia a Belpasso (CT) . Il missionario com’ è arrivato al Santuario ha avvertito dei dolori forti alla gamba, (una tendinite)che gli hanno impedito di proseguire il viaggio verso Messina, ma invece di tornare in missione a Palermo ha sentito di dover sostare alla casa della Madonna. Gli avevano offerto un letto , dove accolgono i pellegrini, ma lui ha preferito mettersi alla ricerca di una grotta dove sostare. Non trovava nessun posto, le grotte al Santuario sono tutte murate, ma poi ne ha trovata una piccolina, che è in perfetto asse con la statua del Risorto da un lato e dal campanile della chiesa Madre di Belpasso dall’altro. La Gioia di Biagio è stata grande e si è stabilito nella piccola spelonca per qualche giorno, per dedicarsi al recupero della gamba, alla preghiera e agli immancabili incontri con la gente.
Tanti sono stati gli incontri, tra questi ne raccontiamo uno molto particolare. Una mamma, saputa la notizia dalla pagina La Gioia su Facebook, della presenza di Biagio al Santuario ha deciso di portare suo figlio di 8 anni, al quale alcuni anni fa è stata diagnosticata una patologia con tratti autistici. Un bimbo che non stava fermo un attimo e che a un certo punto si è diretto verso la Croce di Biagio che era messa accanto alla grotticina, come l’ha avuta tra le sue mani era molto felice, i genitori hanno raccontato che il bimbo è un chierichetto e che a casa usa la scopa facendola diventare, nella sua immaginazione, una Croce. Mentre era accanto al missionario il bimbo ha detto:” Posso restare per sempre con te?” Parole che hanno emozionato Biagio che ha detto successivamente : “ Queste sono parole profetiche, prossimamente ci saranno tante conversioni e vocazioni” . Molto bello è stato quando Biagio ha chiesto al bimbo di essere benedetto e ha abbassato la testa per ricevere una sua mano sul capo. Il bimbo invece ha posto la sua testa accanto a quella del missionario, un gesto di grande amore e comunione. Ogni incontro è stato speciale, ogni persona apriva il suo cuore; con i bimbi, i disabili, gli ammalati, i sofferenti, gli incontri più intensi.
Fratel Biagio in questi 5 mesi di cammino ha incontrato decine di migliaia di persone, siciliani e non, per regalare speranza, gioia, conforto, preghiera. Il cammino di Biagio è un dono che porterà tante Grazie!
Ora la Santa Croce dove andrà?
Fonte: “ La Speranza” giornale periodico edito dalla Missione Speranza a Carità di Palermo